25 Maggio 2023 - 13:33:54
di Marco Giancarli
Anche in questa ottava edizione, il Comitato ANCE Giovani Abruzzo ha raccolto l’invito del gruppo ANCE Giovani Nazionale ed ha promosso il Concorso di IDEE per una proposta di recupero e di riqualificazione di aree abbandonate o degradate urbane, ponendo al centro le aree verdi e i parchi pubblici, secondo criteri di sostenibilità e di vivibilità delle città.
Il progetto, rivolto dagli studenti delle classi I, II e III delle scuole secondarie di primo grado, ha previsto la realizzazione di una proposta di riqualificazione di un’area dismessa o abbandonata, con conversione a parco pubblico.
Con tale iniziativa, i Giovani costruttori abruzzesi, hanno inteso sensibilizzare la comunità sulla valenza di una progettazione sociale e sostenibile di spazi urbani, perché migliorare le condizioni ambientali significa incoraggiare le relazioni sociali tra le persone e, più in generale, accrescere la qualità della vita degli individui.
La creazione di spazi aperti confortevoli diventa il risultato di una combinazione di sistemi: quello fisico che esprime le esigenze di carattere ambientale e quello sociale che presuppone le necessità legate al suo utilizzo. Una buona qualità dell’ambiente esterno influenza positivamente il benessere psico-fisico degli utenti, permettendo che attività diverse e relazioni sociali abbiano luogo.
Nella Regione Abruzzo hanno risposto all’appello due istituti scolastici con 65 studenti:
1) La classe 3^D scuola Secondaria I ^ grado dell’Istituto comprensivo “G. Carducci” di L’Aquila , con la Professoressa Laura Ciancarella, ha presentato un progetto denominato “Parco Zafferano”, per realizzare uno spazio urbano confortevole ed eco –sostenibile recuperando un’area verde abbandonata situata all’ingresso settentrionale della città di L’Aquila, nelle vicinanze del Castello Cinquecentesco e della Fontana Luminosa;
2) Le classi 2^ E e 2^ G dell’Istituto comprensivo G. Pascoli, Scuola Media “G. Bindi” di Silvi Marina (Teramo), con la Professoressa Alessandra Rizzi, hanno presentato il progetto denominato “Riqualificazione verde … mare” di recupero e valorizzazione della piazza Padre Pio a Silvi Marina.
La pre selezione regionale è stata a cura del Comitato ANCE Giovani Abruzzo con individuazione del progetto finalista predisposto dalle classi 2^ E e 2^ G, della Scuola Media “G. Bindi” dell’Istituto comprensivo “G. Pascoli” di Silvi, che hanno elaborato la proposta di riqualificazione di Piazza Padre Pio a Silvi Marina, Teramo denominata “Riqualificazione verde … mare”.
Alla selezione nazionale hanno preso parte 120 scuole e sono stati 11 i progetti finalisti presentati dagli stessi allievi delle scuole. A valutarli una giuria composta dalla Presidente dei Giovani Ance, Angelica Donati, dal Vicepresidente, Pierfrancesco Tieni, dall’Assessore del Comune di Roma, Alessandro Onorato, e da Fabiana Vudafieri, Head of marketing Infocamere.
Ad aggiudicarsi il primo premio, di seimila euro, le classi II E e II G dell’Istituto comprensivo di Silvi, con il progetto di riqualificazione della piazza Padre Pio a Silvi Marina, seguito da Torino con il progetto di riqualificazione di Piazza Benfica e da Montorio (Vr) con il recupero di varie aree in prossimità dei corsi d’acqua del paese. Il progetto vincitore, denominato “Riqualificazione verde … mare”, prevede la riqualificazione di un’area, pressoché dismessa, messa a disposizione dal Comune Di Silvi che ha fornito tutto il materiale necessario (carte tematiche redatte dal P.R.G. e informazioni utili) per sviluppare l’ idea di giardino.
Tra le aree a disposizione, si è deciso di intervenire su Piazza Padre Pio non solo perché situata in prossimità della scuola, ma anche perché gode di una posizione privilegiata tra la bella spiaggia dorata sulla costa Adriatica ed un breve tratto del verde lungomare a nord della città, in via G. Garibaldi.
Una delegazione del Comitato ANCE Giovani Abruzzo, costituita dai Giovani imprenditori Andrea Chiavaroli, Davide Iannini e Giorgio Mincioni, con il Presidente Andrea De Leonibus, ed il Presidente ANCE Abruzzo, P. Antonio D’Intino, sono tornati oggi ad incontrare le classi della Scuola Media “G. Bindi a Silvi Marina, per un momento di condivisione e riflessione sul progetto, oltre che per rinnovare gli auguri agli studenti ed ai docenti,, con la partecipazione, tra gli altri, del Sindaco di Silvi Marina, Andrea Scordella.
Il Presidente ANCE Giovani Abruzzo, Andrea De Leonibus, che ha guidato la delegazione abruzzese alla finale nazionale in ANCE, ha dichiarato: “anche a nome del Comitato ANCE Giovani Abruzzo, ringrazio tutti gli studenti ed i docenti che hanno partecipato con entusiasmo al Concorso ed hanno contribuito con proposte qualificate centrando gli obiettivi e le caratteristiche del bando in termini di progettazioni sostenibili e accessibili nel segno della sicurezza e della innovazione. Esprimo tanto orgoglio per il risultato conseguito dalle classi vincitrici dell’I G. Pascoli di Silvi e sottolineo che come Abruzzo, è la seconda volta, in otto edizioni, che ci classifichiamo al primo posto!”. Rinnovo un vivo apprezzamento per il comportamento di tutti gli studenti che si sono complimentati con i colleghi vincitori in un clima di sana competizione”.
Il Presidente di ANCE Abruzzo, P. Antonio D’Intino, ha commentato: “I giovani studenti sono i veri protagonisti del Progetto Macroscuola: per la nostra categoria è fondamentale investire sul futuro e, per questo, coinvolgiamo le scuole in progetti di sperimentazione stimolando la migliore sinergia tra le istituzioni scolastiche ed il mondo del lavoro, anche per farci conoscere e sensibilizzare la comunità sulle opportunità che il nostro settore offre, attraverso la formazione e l’innovazione”.
La Professoressa Alessandra Rizzi, quale referente delle classi vincitrici, ha dichiarato:” Questi ragazzi hanno investito in modo proficuo le loro risorse intellettive e strumentali per affrontare, attraverso l’individuazione di soluzioni convincenti e a loro congeniali, le attuali problematiche ambientali e sociali che riguardano tutti noi nel presente e le cui ripercussioni si riverseranno sul loro futuro. La sensibilizzazione dei cittadini di Silvi è stato il loro obiettivo principale ed approcciarsi a loro in strada per mezzo di interviste è stato fondamentale per comprenderne le necessità. L’approccio biomimetico ad una progettazione sostenibile in termini ambientali, sociali, economici ed energetici ha fatto emergere la grande sensibilità, tipica degli adolescenti di scuola media, che si è concretizzata in una dedizione e libertà nell’attivazione personale e collettiva, scevra da qualsiasi schema precostituito”.
“È avvenuta una crescita reciproca – la mia indotta dalle curiosità di ragazzi interessati, la loro scaturita dal confronto con una realtà territoriale che non credevano di ignorare – che li ha portati, pur rinunciando umilmente ognuno ad una parte della propria espressività, a dare vita ad un giardino che è al tempo stesso metaforico e giocoso, ricco di rimandi poetici al territorio che caratterizza la città di Silvi. Ringrazio l’ANCE per l’iniziativa intrapresa, di apertura alle generazioni che ci seguiranno, e molto devo anche alla scuola di Silvi, Dirigente e colleghi in generale, per l’accoglienza e per le possibilità offerte agli studenti in termini di professionalità e di disponibilità strumentali, indispensabili supporti alle innumerevoli richieste della contemporaneità lavorativa e intellettiva”.
“Non posso che essere lusingata per gli apprezzamenti ottenuti”. La Dirigente dell’I.C. “G. Pascoli” di Silvi, nel ringraziare l’ANCE per l’iniziativa intrapresa, ha sottolineato l’importanza di questo progetto nel permettere ai ragazzi di essere parte attiva nel processo di rinnovamento urbano in quanto resi personalmente responsabili del loro futuro. Comprendere le potenzialità del luogo di provenienza apre loro la strada per individuare le finalità del proprio operato che sia possibilmente significativo per andare ad incidere sulle sue criticità e per ottenere un riscontro di crescita collettiva.
Il Sindaco del Comune di Silvi Marina, il Dott. Andrea Scordella, esprime orgoglio per la Scuola media di Silvi, risultata vincitrice alle selezioni, prima regionali e poi nazionali, su un numero di centoventi scuole partecipanti in Italia. La formazione di giovani responsabili e attivi sul proprio territorio è di primaria importanza per la crescita civile di tutta la collettività cittadina, in termini di sviluppo morale e intellettivo e per il bene comune. Gli studenti … alcune considerazioni da parte loro! “Passando davanti a piazza Padre Pio ho subito pensato “Che peccato non usufruire di questa bellissima piazza?”. “Rigenerazione verde mare” coinvolge i cittadini di Silvi per cercare di accogliere ogni loro esigenza… il progetto contiene molti elementi di sostenibilità ambientale, sociale, economica come le pale eoliche, gli alberi fotovoltaici, la pavimentazione filtrante per la raccolta delle acque piovane, il riutilizzo di materiali e panchine “socializzanti”.
Con approccio biomimetico abbiamo preso elementi naturali e li abbiamo trasformati in elementi tecnologici: tartarughe-portarifiuti, alberi, la stessa piantina vista dall’alto rappresenta un organismo marino che, dal mare, entra nella piazza dove la passerella centrale rappresenta la sua spina dorsale fatta di materiali riutilizzati dalla piazza stessa per un risparmio economico”. “L’approccio biomimetico è per dare valore alla spiaggia, per sensibilizzare le persone a trattare bene l’ambiente facendo la raccolta differenziata e non gettare la plastica in mare perché, a Silvi c’è la schiusa delle uova delle tartarughe marine a settembre”.
“L’area circolare inutilizzata l’abbiamo trasformata in fontana con i getti d’acqua a pavimento e temporizzata, abbiamo riutilizzato l’edicola dismessa in info-point gestito da noi studenti per le informazioni e per il noleggio di mezzi di trasporto non inquinanti: i monopattini e le bici elettrici, le canoe e le barche a remi. Abbiamo tolto il muretto e abbiamo abbassato il livello del pavimento per poter vedere il mare”. “Abbiamo pensato ad un parco ecologico e il più socializzante possibile con panchine a forma di ferro di cavallo e tanto verde ombreggiante per rendere Silvi una città più sostenibile dal punto di vista ambientale; abbiamo eliminato il parcheggio inquinante per far diventare questa piazza il luogo dove passare le giornate d’estate!”
“La progettazione di piazza Padre Pio è stata un’autentica sfida, ma altrettanto emozionante e, soprattutto l’ambito perfetto per scatenare la propria creatività. L’idea di riqualificare la piazza è nata a causa della presenza di varie criticità, sia a livello ambientale che urbano. Prima di iniziare ci siamo posti una domanda importante: ‘Di cosa ha bisogno la cittadinanza in piazza Padre Pio?’ Ci siamo, a questo scopo, impegnati a intervistare gli abitanti di Silvi per carpire le loro necessità. L’approccio è stato, quindi, partecipato e, dopo esserci documentati su Google, abbiamo iniziato ad avere un’esplosione di idee. Gli aspetti per cui il nostro lavoro dovrebbe essere valorizzato sono: l’approccio biomimetico che rispecchia la fauna tipica di Silvi, le tartarughe marine; il riciclo dei materiali, quindi elementi low cost per rimanere in tema di sostenibilità; la salvaguardia della flora autoctona”.
“Questo progetto mi è sempre piaciuto per come è stato svolto sia a scuola che a casa, per i principi di progettazione partecipata che contiene. Sono sempre stato attento a tenere la realizzabilità alta e, con gli incarichi ben divisi, siamo riusciti a fare un lavoro organizzato, fattibile economicamente e biosostenibile usando i principi della biomimesi. Alla vittoria non sono stato molto sorpreso, ero sicuro che saremmo arrivati tra i primi perché il nostro progetto è concretamente realizzabile”. “Ho vissuto questa esperienza appieno, cercando di dare il massimo. C’è stata una collaborazione intensa, tra singoli e tra classi.. per me, il nostro progetto era magnifico, anche gli altri erano molto belli ma alcuni irrealizzabili con poche risorse! Comunque non mi sarei mai aspettata il primo posto, sapere di aver vinto è stato per tutti noi un traguardo che ci ha ricompensati del duro lavoro durato mesi che, all’inizio, nemmeno mi convinceva troppo!” “La mia prima vittoria è stata quella di sapere che avevamo superato le selezioni regionali, poi di udire che la nostra scuola si era guadagnato il primo posto… sono molto grata alla scuola per l’opportunità che ci ha offerto e alla Professoressa per la pazienza e la comprensione nei nostri riguardi”.
“Quando ho visto i miei compagni a Roma attraverso il maxischermo sono stata orgogliosa di loro. L’esperienza del progetto del giardino è stata molto impegnativa e la vittoria mi sembrava impossibile”. “Questo progetto non mi interessava molto perché non sono molto appassionata di questi argomenti ma, non posso negare che, quando dal maxischermo ho sentito “Scuola Guido Bindi”, mi sono sentita fiera della mia classe e dell’altra, ho pianto tantissimo, forse mi sto appassionando!” “Alcuni ci hanno creduto fin dall’inizio; a me non stava piacendo l’idea di partecipare ad un Concorso; per me, questo lavoro non era fattibile e pensavo che non avevamo alcuna speranza nemmeno di arrivare a consegnare il lavoro per le selezioni regionali. Ho cominciato a crederci quando ci siamo qualificati per le Nazionali, e allora le emozioni sono state tante finalmente. Quando abbiamo saputo di aver vinto siamo scoppiati di felicità. Davanti al maxischermo eravamo in ansia per i nostri amici che illustravano il progetto, avevamo paura per loro; e quando hanno pronunciato il nome della nostra scuola, ho provato un mix di emozioni contrastanti … ho capito che fare dei sacrifici per una buona causa ripaga sempre!”.
Un messaggio dai referenti del Comune di Silvi Marina che hanno seguito il progetto. I giovani progettisti hanno svolto il loro compito egregiamente, sono invitati a fare tesoro di questa esperienza reale di intervento sul territorio. Essa rappresenta la metafora della vita nell’impegno, nella dedizione, nel confronto e a volte scontro con istanze diverse per arrivare a compromessi cui si deve andare incontro per soddisfare esigenze collettive che quindi di grado superiore a quello personale. Lo dimostra il fatto di essere pervenuti ad una idea di progetto comune in cui ognuno ha fornito un piccolo personale contributo ma dovendo rinunciare ad un’idea globale tutta individuale.