29 Maggio 2023 - 17:37:45
di Martina Colabianchi
“Siamo arrivati a giugno e ancora non sono pervenute risposte sui ristori previsti per le attività del centro storico interessate dai cantieri. Si dimostra ancora una volta la totale incapacità di questa amministrazione nel gestire le situazioni con la mancata applicazione degli strumenti a disposizione“.
Così affermano congiuntamente, in una nota, Lorenzo Rotellini (L’Aquila Coraggiosa) e Paolo Romano (L’Aquila Nuova) in merito allo stato delle attività interessate dai lavori per la nuova pavimentazione in centro storico e per cui, già negli scorsi mesi, si erano battuti affinché si potesse dare attuazione pratica alla cosiddetta “legge Santangelo“, approvata nel 2019 per risarcire quelle attività commerciali che avevano subito un calo di introiti a causa dei cantieri in città.
“La L.R. 32/2019 è lo strumento cardine per attivare il meccanismo dei ristori con cui l’amministrazione deve rapportarsi, mettendo in campo azioni precise dettate sia dalla norma che dalle linee guida approvate dalla Giunta regionale; basterebbe attivarsi con un Avviso al quale le attività possono rispondere e così “difendersi” dall’avanzare fisiologico dei cantieri della ricostruzione. Il Consiglio regionale ha avuto cura di rifinanziare la legge per 100.000 euro, un importo insufficiente nel complesso, ma che offre modo di cominciare ad attuare una norma che dal 2019, anno della sua approvazione, non ha mai trovato concreta attuazione“.
“In ballo ci sono i cantieri già chiusi di piazza regina margherita e del corso largo, quelli in corso di Piazza Duomo e del corso stretto e quelli di prossima apertura di piazza Palazzo, piazza Chiarino, via Verdi, piazza del Teatro. Diminuire al minimo il disagio agli esercenti e ai residenti è un preciso dovere dell’amministrazione comunale che continua ad adottare la strategia del far passare tempo per diluire le polemiche e far dimenticare le promesse – proseguono Rotellini e Romano. A cosa serve fare Consigli comunali, ordini del giorno, Commissioni se poi tutte le indicazioni vengono costantemente disattese? A che serve approvare una Legge regionale se non si ha intenzione di usarla? Questi sono i sintomi più evidenti di come la maturità politica – amministrativa sia ben lontana dall’essere raggiunta“.
“È necessario inoltre fare celermente chiarezza sul regolamento dehors approvato con delibera di consiglio comunale n. 8 del 09.10.2020 che sta causando notevoli problematiche alle attività commerciali: terminata la pandemia si iniziano infatti a vedere tutte le difformità tra i dehors realizzati e quanto approvato dal consiglio comunale. I veri problemi sono di quelle attività che per ripartire hanno fatto investimenti che adesso non possono buttare al macero. Per questo richiederemo una Commissione di Vigilanza e controllo che possa dare seguito a una normalizzazione del far west normativo in centro storico che, in più di un ambito, ha creato caos e disparità di trattamento tra cittadini”.
“Tempo fa ci mettemmo a disposizione per modificare le regole sull’occupazione del suolo pubblico e sui dehors ma senza mai trovare volontà di confronto da parte della Giunta – concludono. È tempo di chiarezza”.