30 Maggio 2023 - 11:35:04
di Martina Colabianchi
La decisione del sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi di spostare la sede dell’odierno Comitato ristretto dei sindaci della Asl da Tagliacozzo a L’Aquila sta facendo molto discutere la politica provinciale. Il Comitato è stato richiesto e fortemente voluto dal primo cittadino di Avezzano Giovanni di Pangrazio per affrontare le spinose questioni delle criticità del Pronto Soccorso di Avezzano e quella dell’esclusione, dalla programmazione sanitaria regionale, dell’ospedale Umberto I di Tagliacozzo.
Discutere di sanità territoriale risulta ancora più urgente, oggi, date le difficoltà riscontrate dai sistemi informatici della Asl 1 dopo l’attacco hacker dello scorso 3 maggio che non ha fatto altro che mettere in risalto fragilità preesistenti.
“L’idea di tenere l’incontro a Tagliacozzo è in linea con la scelta di convocare le riunioni del Comitato ristretto dei sindaci in modalità itinerante, per segnare una presenza su tutto il territorio coinvolto, come da impegno già preso dal sindaco Biondi in precedenza”, questa la spiegazione data da Di Pangrazio sulla scelta del comune marsicano come sede del Comitato sulla quale, almeno sembrava, nessuno avesse da ridire.
I problemi sembrano essere sorti perché le modalità previste dal sindaco di Tagliacozzo Vincenzo Giovagnorio, che ha di fatto invitato cittadinanza e stampa a partecipare alla seduta del Comitato, avrebbero infastidito non poco il sindaco Biondi che, per tutta risposta, ha deciso di spostare all’ultimo la sede dell’incontro al capoluogo di regione. Le sedute del Comitato ristretto dei sindaci di norma, infatti, sono tenute a porte chiuse.
Inevitabile l’ira di Giovagnorio che ha celermente comunicato che non parteciperà alla seduta, tuonando contro il primo cittadino aquilano accusandolo di “protervia” da regime spagnolo del ‘600.
“Non so a cosa è abituato Biondi – ha affermato – ma a Tagliacozzo e in Marsica teniamo assemblee istituzionali civili e proficue, senza aver paura della presenza di cittadini e senza sentire il bisogno di tenerle nascoste ai cittadini”.
“Il sindaco di Tagliacozzo ha definitivamente chiarito che quello che gli interessa davvero non è la sanità del territorio ma come essa possa essere utilizzata a fini politici” – ha dichiarato in risposta Biondi, riferendosi non troppo velatamente alla probabile candidatura di Giovagnorio alle prossime elezioni regionali. “Ho ritenuto di spostare il comitato ristretto dei sindaci nella sua sede naturale dell’Aquila – continua – perché i comportamenti messi in atto da Giovagnorio ne avrebbero impedito uno svolgimento corretto, sereno e nel giusto ambito del contraddittorio tra rappresentanti istituzionali, governance aziendale e responsabili dell’attività di programmazione regionale“.
“Al contrario, il sindaco di Tagliacozzo aveva organizzato una sorta di assemblea pubblica – promuovendo inviti alla riunione in maniera indiscriminata -, senza alcun rispetto del comitato, dei suoi componenti e delle regole stabilite per legge e senza alcun assenso preventivo, come da lui falsamente riportato, solo per generare ulteriore confusione e voluti fraintendimenti in un comprensorio, quello marsicano, che di tutto ha bisogno meno che di improvvisati Masaniello“.
“Come si evince chiaramente dalla rettifica della convocazione, qualunque sindaco può prendere parte ai lavori, così come non è mai venuta meno la trasparenza nei confronti della stampa e delle comunità, considerando che delle sedute dell’organismo sono redatti verbali scritti che sono a disposizione di chiunque ne faccia richiesta all’ufficio preposto della Asl”, ha concluso.
Anche il Partito democratico accoglie negativamente quanto accaduto affermando, per voce del Segretario del Pd Abruzzo Michele Fina, che si tratta di una ritorsione politica gravissima “da parte del sindaco dell’Aquila, e presidente del Comitato ristretto dei sindaci, Pierluigi Biondi. Dalle parti di Fratelli d’Italia è più di un vizio, è evidentemente una convinzione: interpretare ruoli di garanzia con intento e obiettivi politici, a esclusiva tutela delle forze politiche e delle comunità partitiche di riferimento”.
“Biondi, in evidente imbarazzo per il clamore che sta giustamente suscitando la scelta della Regione di cancellare l’ospedale di Tagliacozzo, preoccupato per l’invito rivolto ai sindaci alla stampa alla seduta del Comitato in programma domani nella città marsicana, ha pensato bene di annullarla e spostarla all’Aquila, con una lettera ufficiale, non nascondendo il proprio malcontento al sindaco di Tagliacozzo, come riferisce quest’ultimo”.
“Una ritorsione politica per una faccenda sgradita, dunque, – continua il senatore – un avvertimento nemmeno troppo velato. Non si parli di ciò che l’amministrazione regionale non gradisce, e non lo si faccia nei luoghi che si dimostrano riottosi. Ma parliamo di una comunità che sta difendendo i propri sacrosanti diritti. A Biondi vorremmo ricordare che il Comitato che presiede deve tutelare sui servizi sanitari le comunità di riferimento, e non la forza politica di cui fa parte. Oggi abbiamo un motivo in più per stare dalla parte del sindaco, delle cittadine e dei cittadini di Tagliacozzo“.