05 Giugno 2023 - 17:30:45

di Martina Colabianchi

I fatti di cronaca di questi ultimi giorni ci ricordano che non possiamo permetterci di abbassare la guardia su un tema determinante per la sicurezza di molte donne”, afferma la Consigliera regionale indipendente Sara Marcozzi, riferendosi al femminicidio della giovane Giulia Tramontano e del bambino che portava in grembo per mano del suo fidanzato, ennesimo caso in Italia in cui se ne contano trentanove dall’inizio dell’anno.

Marcozzi, spesso intervenuta sul tema e proponitrice di un emendamento, poi approvato, che ha di fatto raddoppiato i fondi destinati ai Centri Antiviolenza e alle Case rifugio per il triennio 2023-2025, torna così oggi sulla piaga della violenza di genere e sul tema della ripartizione dei fondi a disposizione delle strutture a tutela delle donne: “Essere in linea con le esigenze del nostro tempo e al passo con le richieste del territorio è fondamentale nel contrasto alla violenza contro le donne. A oggi, i criteri e le modalità di ripartizione dei fondi a disposizione dei Centri antiviolenza e delle Case rifugio in Regione Abruzzo fanno ancora riferimento a una Delibera di Giunta regionale del 2007”.

A 16 anni di distanza è il momento di mettersi in pari – continua –  per rispondere alle necessità attuali e lanciare un segnale chiaro e di vicinanza a tutte le donne vittime di violenza. Per questo ho depositato una Risoluzione che impegni la Giunta ad aggiornare tali criteri, recependo l’intesa Stato-Regioni del settembre 2022”.

Confido che la mia proposta venga calendarizzata in Commissione Salute e che sia approvata in tempi certi. Le donne che subiscono violenza meritano attenzione e vicinanza, ed è un dovere della politica fare in modo che tutto il sistema risponda presente“, conclude Marcozzi.