08 Giugno 2023 - 12:48:51
di Martina Colabianchi
Procedimento di assegnazione dei fondi Restart e delle economie disponibili da rimodulare: questi i temi al centro della conferenza stampa tenuta stamane dal capogruppo Pd Stefano Albano presso la sala “Luciano Fabiani” degli uffici dei gruppi consiliari di Villa Gioia.
Nel corso della conferenza sono stati resi noti importanti dati inediti sulla programmazione delle risorse, tema su cui il capogruppo aveva già avanzato un’interrogazione in Consiglio comunale.
Per fondi “Restart”, come ricorda Albano, si intende “il meccanismo del 4% applicato ai fondi per la ricostruzione. Per ogni tranche di soldi che arriva dallo Stato centrale sul cratere della ricostruzione fisica, quindi, il 4% si può accantonare per progetti di sviluppo economico”.
“Con queste risorse, in passato, si sono fatti progetti molto importanti. Sono alcuni anni, però, che i fondi Restart sono scomparsi dai radar, non se parla più ed è per questo che noi abbiamo presentato un’interrogazione in Consiglio”.
“Non stanno spendendo i soldi, – spiega il capogruppo, andando dritto al cuore del problema – e questo fatto è certificato da due dati: il primo è che, della prima tranche di risorse, mancano ancora da spendere 46 milioni di euro, e stiamo parlando di risorse degli aquilani perché vincolate al nostro cratere”.
“Hanno certificato, poi, anche la differenza nella gestione del governo regionale di centrosinistra e centrodestra: al 2019 il centrosinistra aveva fatto 25 interventi per 186 milioni, dal 2019 al 2023 il governo di centrodestra fa 6 interventi per meno di 50 milioni”.
“Un’altra grave questione – continua Albano – riguarda i nuovi fondi per la ricostruzione, cioè le risorse che il Commissario Legnini, con la legge di bilancio 2021, ha garantito: 2,75 miliardi, per cui però il meccanismo del 4% non è automatico, quindi abbiamo bisogno che siano attivati presso il Governo per far sì che anche su queste possa essere applicato il Restart, ma la risposta è che siamo all’anno zero. Queste risorse vengono finanziate a dicembre 2020, quando si approva la legge di bilancio 2021, la prima lettera loro la mandano a dicembre 2022. Parliamo di una cifra di 110 milioni da investire sul cratere per il rilancio economico ma che, colpevolmente, non si è fatto in modo di sfruttare”.
“Un’altra cosa grave è che abbiamo presentato un ordine del giorno che chiedeva che si riattivasse il tavolo di concertazione con il territorio, quindi con i sindacati, le parti sociali, le associazioni di categoria, gli ordini professionali, e ci è stato bocciato. Tutto ciò ci fa pensare che non si voglia discutere con il territorio sui fondi Restart, perché la volontà è quella di utilizzarli come un bancomat elettorale del sindaco”.
Infine, Stefano Albano annuncia battaglia: “Annunciamo da subito che chiederemo un incontro in delegazione al capo della Struttura di Missione presso la Presidenza del Consiglio a Roma, che è colui che coordina la programmazione di queste risorse. Se non si può discutere con gli enti locali, andremo direttamente alla fonte, perché riteniamo che il territorio debba avere voce in capitolo”.