10 Giugno 2023 - 17:02:35
di Martina Colabianchi
Dopo Sinistra Italiana, anche il gruppo L’Aquila Coraggiosa comunica la sua adesione alla manifestazione indetta da Cgil e altre realtà del territorio per giovedì 15 giugno alle 10.30 dinanzi alla sede della Direzione Generale dell’Asl1.
La manifestazione, che ha scelto lo slogan “La sanità pubblica si difende“, è stata indetta per mettere in luce le criticità del sistema sanitario abruzzese, messo a dura prova, tra le altre cose, da strutturali carenze di personale, mancanza di investimenti nella tecnologia e liste di attesa infinite per prestazioni specialistiche e ospedaliere.
“All’Aquila, come nel resto della regione e del paese, è necessario, urgente e doveroso difendere in
ogni modo il sistema sanitario pubblico, aggredito, demolito e fatto a pezzi da logiche aziendalistiche
aggressive, che hanno minato nel profondo uno dei basilari principi costituzionali quale il diritto alla
salute“, afferma L’Aquila Coraggiosa in una nota.
“Il 5 dicembre 2022, il gruppo consiliare L’Aquila Coraggiosa ha portato e discusso in Consiglio
Comunale un ordine del giorno sul tema della sanità e sui livelli essenziali di assistenza, affermando
che sono stati due i terremoti in questa regione: quello della sanità, oltre quello del 6 aprile“.
Di seguito, alcuni passaggi dell’ordine del giorno citato che “mostrano totale assonanza con i temi al centro della manifestazione del 15 giugno“:
Il principio costituzionale del diritto alla salute ed alla cura in questo territorio è sotto attacco. È evidente lo stato di non salute dell’Ospedale San Salvatore dell’Aquila, stato registrato negli anni dalle utenti e dagli utenti, costretti sempre di più a rivolgersi a strutture private, laddove ovviamente si trovino nelle condizioni economiche adeguate.
Il Pronto Soccorso dell’Ospedale San Salvatore versa in condizioni allarmanti e pericolose perché,
da un lato, il personale è sotto organico e sotto pressione, prova ne sono i turni di lavoro estenuanti,
dall’altro negli spazi ristretti ed asfittici si consumano le lunghe attese delle pazienti e dei pazienti,
che generano malumore ed ostilità nei confronti di chi gestisce l’urgenza.
A tutto ciò si aggiunge la grave mancanza di posti letto, mancanza che l’emergenza Covid ha
ulteriormente slatentizzato, che non consente il rapido ricovero dei pazienti e delle pazienti che,
troppo spesso, dal Pronto Soccorso dell’Aquila, si vedono costretti a viaggi della speranza verso altri
ospedali.
Le liste d’attesa per le visite e per gli interventi delle pazienti e dei pazienti non provenienti dalle
aree di emergenza sono lunghissime e ciò amplifica il ricorso a strutture private.
Un sistema sanitario equo, universale e solidale deve affidare le attività intramoenia dell’ospedale
alla libera scelta delle cittadine e dei cittadini, non devono essere la soluzione delle liste d’attesa,
come accade ora. L’organizzazione della sanità territoriale è anch’essa sofferente per carenza di personale e per mancata razionalizzazione degli spazi nei quali si opera.
È necessario vigilare anche sull’effettiva applicazione della legge sull’interruzione volontaria di
gravidanza.
“È necessario costruire un sistema di fiducia nella cura e non un sistema ispirato al principio
aziendalistico della cura stessa – continua il testo. La medicina dei servizi territoriali, inoltre, intesa come l’insieme delle prestazioni sanitarie di primo livello e pronto intervento che hanno come scopo quello di prevenire l’aggravarsi delle condizioni della persona e, allo stesso tempo, si pongono come alternativa all’ospedalizzazione, è stata erosa negli anni, depotenziata e privata di organico“.
“L’Aquila Coraggiosa ritiene fondamentale difendere la medicina territoriale e per questo ha
partecipato alla mobilitazione dei mesi scorsi contro la chiusura dei Nuclei di Cure Primarie, ha
promosso nel mese di aprile una manifestazione a Collemaggio contro la realizzazione della Casa di
Comunità all’interno dell’Ospedale San Salvatore, affermando di contro la necessità che esso sorga
in un luogo riconoscibile, facilmente accessibile come potrebbe essere il complesso di Collemaggio,
ha ribadito la necessità di potenziare la medicina territoriale ed i consultori, luoghi di garanzia anche
della salute sessuale, della salute riproduttiva e dell’effettiva applicazione della legge 194“.
“La manifestazione che si svolgerà il 15 giugno costituirà un ulteriore e prezioso momento di
mobilitazione collettiva, – concludono – nel quale sarà indispensabile una massiccia partecipazione, perché si tratta dello stato di salute di una intera comunità. L’Aquila Coraggiosa ci sarà ed invita tutte e tutti a partecipare“.