10 Giugno 2023 - 12:03:24

di Martina Colabianchi

L’avvocato Fausto Corti, per conto dell’Associazione per la tutela di San Vittorino, ha inviato stamane una diffida al Prefetto dell’Aquila Cinzia Torraco segnalando le illegittimità edilizie del poligono realizzato dall’Associazione Amiternum Academy su un terreno concesso dal Comune di Pizzoli.

La diffida arriva dopo che gli abusi edilizi, confermati da due perizie disposte dalla Procura della Repubblica, erano stati già precedentemente resi noti dall’associazione al primo cittadino di Pizzoli non ottenendone, però, un riscontro positivo. Nel dettaglio, l’avvocato Corti spiega che dalle perizie svolte è emerso “che il poligono presenta una serie notevole di illegittimità edilizie, che vanno dal fatto che il terreno è di destinazione agricola su cui, quindi, non poteva essere costruito un poligono, fino alla violazione dell’autorizzazione paesaggistica, alla impossibilità di utilizzare la CILA che è stata utilizzata per la costruzione del poligono ed infine la violazione delle norme del Genio Civile perché gli uffici del poligono sono stati costruiti senza ottenere la preventiva autorizzazione del Genio Civile”.

Quella del poligono, in realtà, è un’annosa vicenda risalente al 2021 quando i cittadini di San Vittorino avevano presentato un ricorso al Tar non solo per rivendicare la cava dismessa, su cui è sorto il poligono, come loro uso civico, ma anche a causa dell’inquinamento acustico che avrebbe compromesso la loro salute. Il ricorso fu accolto, ma l’anno successivo il Consiglio di Stato ha ribaltato la sentenza con la motivazione che chi ha fatto ricorso non lo avesse fatto per tutelare l’interesse collettivo.

Oggi, nonostante dati che dimostrano le molteplici illegittimità edilizie, anche il sindaco di Pizzoli sembra voltare le spalle alle richieste della cittadinanza: “Noi abbiamo segnalato questa cosa al Comune di Pizzoli, al sindaco che è anche responsabile del settore Polizia edilizia, per chiedergli di svolgere gli accertamenti del caso e di eventualmente assumere i provvedimenti repressivi. Ci siamo trovati di fronte all’incredibile risposta che loro non faranno nulla, perché per loro è tutto a posto nonostante le circostanze oggettive che gli abbiamo sottoposto”.

“Ora, – continua Corti – visto che l’attività di repressione degli abusi edilizi costituisce attività doverosa a cui nessun funzionario può sottrarsi, trattandosi di un obbligo di legge, per noi questa risposta del sindaco di Pizzoli è grave, costituisce un vero e proprio rifiuto di adempiere ai suoi doveri e per questo motivo abbiamo deciso di segnalare la vicenda al Prefetto dell’Aquila affinché verifichi i provvedimenti da assumere per ricondurre l’azione del Comune di Pizzoli nel solco della legalità, e nel rispetto delle regole dell’ordinamento repubblicano”.