10 Giugno 2023 - 02:45:20
di Vanni Biordi
Invece di fare i poliziotti e controllare vie, piazze e strade avrebbero fatto spese e qualche volta avrebbero fatto una pennichella nelle auto di servizio. Sono 19 gli agenti della polizia stradale della sottostazione di Pratola Peligna finiti nel registro degli indagati della procura di Sulmona accusati di falso, peculato, omissioni d’atto d’ufficio e addirittura di furto.
L’interrogatorio di garanzia è stato segnato, nell’agenda del gip Alessandra De Marco, per il prossimo 15 giugno. Non solo, per loro la Procura ha chiesto l’interdizione e questo significa che potrebbero essere esclusi dal servizio per molto tempo.
Intercettazioni telefoniche, pedinamenti elettronici con l’installazione di dispositivi GPS nelle auto di servizio sono il risultato delle indagini, nel periodo tra il 2019 e il 2022, che avrebbero lasciato pochi dubbi agli inquirenti, corredati poi dalle tante immagini delle telecamere di sicurezza che avrebbero filmato le azioni degli agenti in diverse situazioni.
C’è chi, tra i 19 poliziotti in servizio, avrebbe lasciato serenamente il posto di lavoro per andare a fare la spesa in alcuni negozi, naturalmente a titolo personale. Su alcuni agenti poi, senza alcuna giustificazione apparente, pende l’accusa di essersi imboscati in zone chiuse al traffico e di essersi fatti delle belle dormite, altri sono accusati di aver usato l’auto della polizia a scopo personale.
Altri loro colleghi sono stati accusati di omissione di atti d’ufficio, dopo che avrebbero fatto finta di niente davanti ad auto coinvolte in scontri stradali, anziché fermarsi per prestare soccorso e fare i rilievi dell’incidente.
Insomma, tre anni di indagini, pedinamenti e appostamenti che avrebbero prodotto per gli uomini della Procura una lunga e abbondante informativa. Dal canto loro i poliziotti accusati di falso, peculato, omissioni d’atto d’ufficio e furto sono pronti a contestare, tramite i loto avvocati difensori, ogni punto d’accusa mosso. Adesso il giudice dovrà capire e stabilire se le azioni condotte dai 19 agenti in questione sono valide per applicare la misura interdittiva.