12 Giugno 2023 - 10:40:16

di Tommaso Cotellessa

Sta circolando proprio in questo momento la notizia della morte di Silvio Berlusconi. Il cavaliere, ricoverato da giorni al San Raffaele è venuto a mancare all’età di 86 anni.

Con lui se ne va un pezzo di storia politica e sociale del nostro paese. Tre volte premier e fondatore di Mediaset.

Fondatore di Forza Italia e frontman del centro destra per un’intera epoca politica. Da imprenditore a leader politico con una carriera portata avanti fino alle ultime ore della sua vita.

Di certo il politico più discusso d’Italia tra scandali e inchieste.

Il rapporto con la città dell’Aquila fu saldato in maniera inscindibile a partire dal 6 aprile 2009, giorno del sisma che distrusse il capoluogo abruzzese, mentre Berlusconi era Presidente del Consiglio.

Il cordoglio della politica locale:

Il Sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, nel manifestare il suo cordoglio per la scomparsa dell’ex Premier ha esplicitato il suo personale ricordo:

Silvio Berlusconi amava L’Aquila. Se oggi la città è in grado di guardare al futuro e si è rialzata dopo il devastante terremoto del 6 aprile 2009 lo si deve anche grazie alla sua tenacia, al suo impegno e alla sua visione prospettica delle cose.  Capì sin da subito la gravità di quella tragedia per cui il governo di centrodestra dell’epoca stanziò oltre dieci miliardi, fondamentali per gestire l’emergenza e le prime fasi di ricostruzione in 57 comuni dislocati su tre province abruzzesi, con centomila sfollati e, purtroppo, 309 vittime. Dieci anni dopo quegli eventi il presidente Berlusconi è tornato in questa terra e con commozione e sincero trasporto ricordò quei giorni drammatici, rivendicando con orgoglio un’operazione senza precedenti nella storia del nostro Paese, con 4500 alloggi per dare un tetto sicuro a oltre 20mila persone e scuole pronte a settembre: iniziativa cruciale e determinante che ha consentito di scongiurare il pericolo di spopolamento di questa terra. Ha creato un modello che funziona, sicuramente migliorabile ma che ciecamente si è scelto di non seguire in occasione di altre calamità naturali che hanno colpito l’Italia e che, invece, potrebbe essere una delle chiavi di volta per superare la crisi generata dall’alluvione in Romagna. Ricordo che fu tra i primi a chiamarmi nel 2017, in occasione della mia prima elezione a sindaco, per congratularsi per la vittoria elettorale, mostrando quelli che erano alcuni caratteri distintivi della sua personalità: affabilità e confidenzialità grazie alle quali è stato possibile instaurare un rapporto di reciproca stima e simpatia che mi permettevo di rinverdire in occasione dei consueti e amichevoli auguri in occasione del suo compleanno, il 29 settembre. L’Italia perde una figura che ha segnato un’epoca non solo nella politica, ma anche nella società, nell’editoria e nello sport. Questo, al di là delle appartenenze politiche, è un elemento oggettivo e incontrovertibile. 

“Uomo dall’incredibile carisma, statista illuminato e visionario, è al suo pragmatismo imprenditoriale che, da abruzzesi e aquilani, ancora oggi dobbiamo dire grazie per la risposta – unica nella storia – all’emergenza terremoto del 2009”. Queste le parole del senatore di Fratelli d’Italia Guido Liris, sulla scomparsa di Berlusconi

È stato uno dei personaggi più influenti della politica italiana degli ultimi 30 anni, pioniere della comunicazione”, ricorda Liris, “se oggi esiste un centrodestra forte e coeso, maggioranza nel paese, lo dobbiamo a lui e al ruolo chiave che ha svolto sin dalla sua discesa in campo, quando seppe far dialogare componenti culturali non sempre affini costruendo un fronte moderato e democratico capace di guidare la nazione. Per anni, grazie alla sua levatura, è riuscito a costruire coalizioni capaci di impedire alla sinistra di prendere il potere ed ha resistito ad attacchi di ogni tipo da parte di chi, non riuscendo a sconfiggerlo nelle urne, tentata di farlo attraverso altre strade”, continua il senatore. “Il centrodestra gli deve molto e molti di quelli che oggi sono ai vertici dello Stato sono ‘figli’ della sua politica”.

Sulla vicenda è intervenuto anche il coordinatore regionale di Italia Viva Camillo D’Alessandro

Ognuno di noi ha il suo giudizio, in ogni caso ha fatto la storia del nostro Paese, nella Istituzioni, in Economia, nel mondo della televisione italiana. La sua storia non è mai stata la mia, l’ho sempre combattuto. La morte non cancella il giudizio di ognuno di noi, la morte non santifica, né c’è vittoria per gli avvoltoi. Ha combattuto in modo incredibile la malattia, non si è arreso mai ed è il tratto distintivo della sua vita, nel bene e nel male. Alla comunità di Forza Italia Abruzzo ed ai suoi elettori le nostre condoglianze “

Dà il suo personale addio al Cavaliere anche Giulio Sottanelli, deputato abruzzese di Azione:

Con la scomparsa del Cavaliere Silvio Berlusconi, l’Italia perde un leader politico e un pezzo importante di storia economica, sportiva e televisiva. Le più sentite condoglianze alla famiglia e alla comunità politica di Forza Italia. Un uomo che ha lottato fino alla fine contro la malattia con un coraggio incredibile“.

L’Italia perde un protagonista della storia politica italiana degli ultimi decenni. A Berlusconi va riconosciuto il merito di essere tra i fondatori del centrodestra, con la sua lungimiranza ha saputo interpretare le evoluzioni della politica Italiana – afferma il senatore abruzzese e segretario regionale di Fratelli d’Italia, Etelwardo Sigismondi. L’Abruzzo ricorderà sempre il suo grande impegno per la nostra regione e le importanti e determinanti azioni intraprese dal suo Governo in occasione del tragico terremoto che colpì L’Aquila. Esprimo, a titolo personale e di Fratelli d’Italia Abruzzo, alla sua famiglia e a tutta la comunità politica di Forza Italia, il cordoglio per la scomparsa di un grande uomo di Stato, innovativo imprenditore e autorevole leader politico, apprezzato a livello nazionale ed internazionale“.

Silvio Berlusconi è stato un grande amico per la nostra terra, è stato colui che ha dato corpo e cittadinanza al centrodestra di governo, è stato e resterà un modello per tanti giovani che hanno voglia di lavorare, di costruire, di realizzare e realizzarsi con impegno e buona volontà“. Lo dichiara Daniele D’Angelo, capogruppo di Noi Moderati al Comune dell’Aquila. “È stato un grande leader e allo stesso tempo è stato uno di noi: all’Aquila lo abbiamo sperimentato più di chiunque altro, perché fra tanti modelli fallimentari il presidente Berlusconi ha saputo capire quale fossero i bisogni reali della gente e dare loro una risposta pronta ed efficace. È stato una persona vera, e come accade alle persone vere la storia non lo dimenticherà, come non lo dimenticherà la nostra comunità“.

Di seguito, ancora, le parole pronunciate dal segretario regionale dell’UDC Abruzzo, Enrico Di Giuseppantonio:

L’Italia perde oggi un grande statista, un politico capace e un imprenditore che con coraggio e altrettanta intraprendenza ha avuto il merito di far cambiare non solo il modo di fare politica ma anche della comunicazione e dello sport in Italia. Ho avuto occasione di conoscerlo la prima volta nel 1994, quando mi invitò a candidarmi alla Camera. Ero tra i fondatori del Ccd in Abruzzo e ebbi con lui un lungo e intenso confronto sui suoi progetti per il nostro Paese. Una persona preparata, capace, carismatica e animata dalla voglia di rinnovare il nostro Paese. Ho avuto il piacere di rivederlo in altre occasioni e di apprezzarne la forza e la determinazione anche nei momenti più difficili. A nome dell’Udc Abruzzo, porgo le mie più sentire condoglianze alla famiglia e alla comunità politica di Forza Italia Abruzzo“.

La scomparsa del Presidente Berlusconi lascia un vuoto importante non solo in Forza Italia o nella politica, ma nella storia stessa del Paese che con lui è inevitabilmente cambiato – si esprime in un comunicato di cordoglio il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri. Ha saputo rappresentare la lungimiranza dell’imprenditore, la capacità della visione, l’ironia tutta italiana anche nelle situazioni più difficili. Ricordo le sue parole di vicinanza quando è morto l’onorevole Nino Sospiri, il suo cordoglio non solo da amministratore che aveva perso un uomo del suo governo, ma soprattutto la sua umanità, che non ha mai perso, pur rivestendo le massime cariche dello Stato”. È il commento del Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri alla notizia della scomparsa del Presidente Berlusconi. “E’ impressionante pensare a come la storia personale del Presidente Berlusconi si intrecci a quella di un intero Paese – ha sottolineato il Presidente Sospiri -, dal mondo del calcio a quello dell’editoria, dal mondo finanziario a quello politico sino a quello più leggero dello spettacolo: Berlusconi era pop nella accezione più positiva del termine, ossia era ‘popolare’, era un uomo del popolo e per questo riusciva a toccare le corde degli italiani. L’esempio più eclatante per il nostro Abruzzo è stato quello che è riuscito a fare nelle ore immediatamente successive al terremoto de L’Aquila, dove alla commozione del padre e del nonno, del fratello e del figlio, si è sempre accompagnata la lucidità e la praticità dell’uomo abituato a fare, tanto da riuscire a consegnare le nuove case a chi l’aveva persa prima della fine dell’anno, non limitandosi a dare un tetto sulle teste, ma addirittura facendo trovare ogni casa già con la dispesa piena e con i televisori, perché Berlusconi, da grande comunicatore qual era, sapeva quanto fosse importante per i cittadini essere informati, conoscere, potersi formare un’opinione. Il suo contributo mancherà alla politica, all’economia, ma soprattutto, mancherà all’Italia e agli italiani“.

In apertura dei lavori, riunitosi oggi pomeriggio a palazzo dell’Emiciclo, il Consiglio comunale dell’Aquila ha osservato un minuto di raccoglimento per la scomparsa di Silvio Berlusconi. In Aula, un ricordo dell’ex presidente del Consiglio dei Ministri è stato tenuto dal capogruppo di Forza Italia, Maria Luisa Ianni

 “Silvio Berlusconi non c’è più, se ne è andato un protagonista della storia di questi ultimi 30 anni, imprenditore, politico e uomo di sport. Ha segnato la vita del nostro paese, sdoganando la destra nel pieno della  crisi degli anni 90 e consentendole di assumere  per anni la guida del Paese. Non ho  condiviso le sue idee, ne’ apprezzato il suo modo di far politica, l’ho anche combattuto in parlamento e nella giunta elezioni che proclamo’ la sua decadenza dal senato. Ma non si può non riconoscere che è stata una figura importante, un combattente, anche con la malattia che lo mutava, continuava a lottare. Dopo il terremoto del 6 aprile è venuto a L’Aquila 27 volte. Ho partecipato alla sua presenza a tante riunioni molto importanti e decisive con l’immancabile suo consigliere Gianni Letta, Gianni Chiodi, Massimo Cialente. Ho preso parte ad eventi storici alla presenza di Silvio Berlusconi tra cui i dolorosi funerali di stato delle vittime del terremoto, la visita di Obama in Piazza Diomo, lo storico 25 aprile ad Onna, la consegna delle case provvisorie e tanti altri episodi. Non mi sono fatta intimidire mai dalla sua presenza e dicevo quello che pensavo anche in contrasto con il suo pensiero. Confermo però che la sua interlocuzione con gli avversari era improntata al rispetto. L’ho riscontrato personalmente quando, da Presidente della Provincia, ebbi con lui molti momenti di confronto che, pur nella diversita’ di opinioni, sono sempre stati improntati alla franchezza ed alla considerazione. E pur nelle divergenze anche aspre, non mancava mai il rispetto ed il gesto garbato, come quando ai funerali delle vittime cerco di consolare il mio pianto accorato.. C’è un dopo Berlusconi che interroga il centrosinistra. Lui non è stato una parentesi, oggi la destra è più forte che mai. E la sinistra stenta ad avere un progetto alternativo. Non dimentico nulla dei suoi errori, di tutto ciò che ha prodotto nel paese e che non condivido.  Riposi in pace, condoglianze alla famiglia ed a Forza Italia che perde il suo leader indiscusso. “

Così l’on Stefania Pezzopane, Presidente della Provincia negli anni del terremoto, ricorda Silvio Berlusconi ed esprime il suo cordoglio.