17 Giugno 2023 - 13:30:25

di Marco Giancarli

Piazza Chiarino esclusa dai venerdì in centro del Comune, almeno nella giornata di ieri. Con il centro storico gremito di persone, complice le temperature che stanno tornando nelle medie stagionali, l’esplosione di persone che hanno affollato i vicoli e le piazzette del capoluogo di regione è stato l’ingrediente perfetto per il giusto mix di gusto e divertimento.

Peccato che ad essere esclusa per ragioni di cui non si conoscono le predominanti sia stata proprio quella piazza, nel cuore del centro cittadino, che nell’immediato post sisma grazie al coraggio delle decine di attività commerciali della zona, ha riospitato timidamente e poi sempre di più le giovani serate della movida, facendo rincontrare le ragazze ed i ragazzi che il terremoto aveva fatto perdere di vista, sfilacciati in tutto l’Abruzzo poiché senza più una casa in città.

Ma cosa frulla nella mente dell’amministrazione comunale che con questa decisione, non di certo l’ultima di questo genere, ha penalizzato chi quella piazza e quell’area? Forse qualche influente residente seccato di non avere il silenzio assordante del post sisma? Non è dato sapersi.

Ma ieri sera quel cambio improvviso di location, con il concerto spostato in fretta e furia in altre zone della città la dice lunga. Così come la dice lunga il fatto che il servizio di pubblica sicurezza della polizia locale è rimasto assegnato a quella piazza tanto è stato repentino il cambio di scena.

Certo è che in una città che vuole rinascere e che lo scrive a lettere cubitali ovunque, trovarsi a dover combattere con una mentalità così chiusa e piegata alle volontà individuali di questo o quel qualcuno fa cadere le braccia anche a chi in quella serata aveva investito avendo un’attività commerciale nella zona e a chi si è trovato davanti una piazza vuota.

L’unica consolazione? La bella accoglienza dei gestori che comunque con il sorriso hanno ospitato chi continua a proprio modo ad animare una zona che, nel bene o nel male, è e rimarrà uno dei centri di socialità più importanti della città. Maldicenti o benpensanti permettendo.