Comunità energetiche rinnovabili: Pochi fondi e troppo disinteresse dalla Regione Abruzzo. Taglieri (M5S) : “Centrodestra immobile"

20 Giugno 2023 - 18:43:00

“Sulle comunità energetiche non c’è più tempo da perdere. Grazie alla
legge del Movimento 5 Stelle, che porta la mia prima firma, l’Abruzzo si
è dotato di uno strumento normativo importante che però non è mai stato
attuato. Purtroppo il centrodestra sembra, ancora una volta, non aver
colto l’opportunità legata alle comunità energetiche tanto che
nell’ultima legge di bilancio regionale ha relegato pochissimi fondi
alla loro costituzione. Per questo come Capogruppo del Movimento 5
Stelle ho protocollato una Mozione che impegna il Presidente Marsilio, e
la sua Giunta, ad individuare risorse opportune e promuovere sul
territorio, e presso le amministrazioni comunali, la creazione di Gruppi
di autoconsumo collettivo e di Comunità energetiche, con il
coinvolgimento dei cittadini residenti e l’impiego di aree o edifici di
proprietà comunale. Così come è stato fatto in città, come Sulmona o
Pineto, dove i nostri rappresentanti eletti hanno lavorato alacremente
al raggiungimento di questo obiettivo, tutti i comuni abruzzesi con
l’appoggio della Regione dovrebbero procedere spediti in questa
direzione.

In particolare il M5S vuole sostenere le forme di configurazioni che
generano benefici diretti con la riduzione dei costi in bolletta per i
cittadini con maggiore disagio economico che ricadono o rischiano di
ricadere nella condizione di povertà energetica” ad affermarlo è il
Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione Abruzzo Francesco Taglieri
che continua “In Italia circa il 15% del totale, con un impatto
particolarmente rilevante per la popolazione anziana, vive in condizioni
di povertà energetiche. Essere “energeticamente poveri” o rischiare di
diventarlo con forti difficoltà ad acquistare servizi minimi come
elettricità e acqua calda e a riscaldare o rinfrescare correttamente le
proprie abitazioni, è un problema che riguarda il 47% degli anziani.

Il quadro normativo europeo – spiega Taglieri nel dettaglio – pone degli
obiettivi specifici per il cosiddetto Green Deal. L’Italia e l’Abruzzo
non devono farsi trovare impreparate ad affrontare la crisi determinata
da una combinazione di basso reddito, elevata spesa per l’energia e
scarsa efficienza energetica.

Il PNRR, inoltre, prevede una misura che dedica circa 2.2 miliardi di
euro a beneficio delle comunità energetiche realizzate nei comuni sotto
i cinquemila abitanti, con l’erogazione di contributi a fondo perduto
fino al 40% dell’investimento per interventi da realizzazione di nuovi
impianti o di potenziamento di impianti già esistenti, con l’obiettivo
di realizzare nuove installazioni per almeno 2 GW con una produzione
aggiuntiva indicativa di almeno 2.500 GWh ogni anno.
Alla luce di questo quadro di possibilità economiche è davvero
inaccettabile il disinteresse della Regione Abruzzo a trazione Fratelli
D’Italia, Lega e Forza Italia. Per la sua conformazione morfologica,
infatti, l’Abruzzo deve vedere in questo particolare capitolo del PNRR
un’opportunità unica ed irripetibile da non poter ignorare.

Nella mozione, tra le altre cose abbiamo anche chiesto, di attivare un
apposito sportello o servizio informativo per la messa a disposizione
dei cittadini delle conoscenze necessarie a promuovere la creazione di
comunità energetiche; di promuovere la conoscenza sul territorio di
questo strumento prezioso per la riduzione delle bollette energetiche e
per la sostenibilità ambientale. E, infine, di attivarsi nei riguardi
del Ministro del MASE Pichetto Fratin per la pubblicazione urgente del
decreto ministeriale, che preveda fra l’altro la possibilità di cumulare
la detrazione fiscale e la tariffa incentivante, e per l’attuazione da
parte di ARERA delle modalità per lo scorporo dell’energia condivisa in
bolletta.
Il Movimento 5 Stelle ha sempre fermamente creduto nella Comunità
energetiche rinnovabili, tanto che al Governo abbiamo lavorato con
fermezza e abnegazione al fine di dare uno strumento normativo utile a
tutti gli enti locali. Ora il Governo Meloni deve continuare sulla
strada tracciata dal M5S e le Regioni devono fare la propria parte”,
conclude.