21 Giugno 2023 - 17:02:53
di Tommaso Cotellessa
Dopo mesi di protesta culminati con la manifestazione “La Sanità pubblica si difende” del 15 giungo scorso, nella giornata di ieri le opposizioni in Regione e in Comune assieme ai sindacati hanno incontrato i vertici della ASL 1, ma il quadro emerso dal colloquio non sembra aver soddisfatto il movimento che si è levato contro l’azienda sanitaria locale.
Infatti stamane il Partito Democratico rappresentato dal Consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, dal Capogruppo in consiglio comunale Stefano Albano e dai Consiglieri comunali Stefania Pezzopane e Stefano Palumbo, assieme alla Capogruppo dell’Aquila Coraggiosa Simona Giannangeli e al consigliere Elia Serpetti del Passo Possibile, in una conferenza stampa hanno presentato un resoconto di quanto è stato detto nella giornata di ieri in sede di interlocuzione con la ASL, rappresentata nell’incontro dal manager Romano, dal direttore sanitario Mascitelli, dal direttore amministrativo Di Rocco e dal responsabile dei tre distretti Falchi, inoltre era presente per l’edilizia sanitaria il dottor Tursini.
Nel descrivere l’interlocuzione Stefano Albano ha parlato di “un incontro indecente“, caratterizzato da un “atteggiamento di chiusura con il quale si è voluto escludere ogni possibilità di concertazione fra le parti”.
Entrando invece nel merito di quanto emerso dal confronto, gli esponenti delle opposizioni hanno dichiarato di essere venuti a conoscenza di decisioni e scelte prese dalla ASL che avranno un pesante impatto per la città dell’Aquila, fra queste gli esponenti citano la volontà dell’azienda sanitaria di depotenziare la medicina di territorio, almeno questo è quanto desumono le minoranze dall’atteggiamento che si sta avendo nei confronti dei nuclei di cure primarie, per i quali c’è il problema di sostituire i medici in via di pensionamento. La criticità, che è esplosa da circa un anno, riguarda la mancata sostituzione di questi ultimi causando così il venir meno per circa 1500 assistiti del servizio di assistenza h12.
“ Dinanzi a questa istanza” ha dichiarato Albano riferendo le risposte date dall’azienda “la ASL ha dato la colpa alla Regione, ma di fatto questa dirigenza Asl è nominata dalla Regione. Inoltre non è credibile che il manager ci venga a dire che dopo un anno e mezzo che è esploso il problema sui nuclei di cure primarie ancora non è in grado di conoscere la capienza del fondo”
Si è passati poi alla questione dell’attacco hacker per la quale è stato assicurato che entro la settimana la ASL darà seguito a tutte le disposizioni richieste dal garante della Privacy
Mentre sul tema della progettazione delle Case di Comunità, ovvero le nuove strutture sanitarie ideate dal Ministero per sviluppare l’assistenza sanitaria territoriale, la decisione della ASL è quella di localizzare la Casa di Comunità dell’Aquila all’interno dell’Ospedale S.Salvatore, nell’edificio Delta 6 ( sopra all’attuale C.U.P.). Tale decisione è stata fortemente contestata dagli esponenti delle opposizioni che hanno fatto appello al decreto ministeriale 77 che, nel prescrivere le modalità di progettazione e istituzione delle Case di Comunità, invita ad individuarne la localizzazione favorendo la capillarità e rispettando il principio di prossimità. Per i Consiglieri infatti non è ammissibile che si concentrino tutti i servizi all’interno di un unico luogo, ovvero l’Ospedale S.Salvatore.
L’invito dei consiglieri è quello di “allontanare i presidi di sanità territoriale dagli ospedali e su questo tema la proposta avanzata era di istituire la Casa di Comunità nel sito di Collemaggio, ma la ASL non ha accolto la proposta, definendola come eccessivamente dispendiosa.“
Inoltre è stato reso noto che a causa del concentramento dei servizi all’interno del nosocomio dell’Aquila si dovrà provvedere alla maggiore affluenza con un aumento dei posti auto a disposizione degli utenti, per questo motivo l’azienda ha indetto due project financing per un valore superiore ai quattro milioni di euro al fine di costruire due parcheggi negli spazi limitrofi all’ospedale a servizio della futura Casa di Comunità.
L’ultimo attacco rivolto dalle opposizioni riguarda proprio questo tema, si denuncia infatti che la nuova progettazione porterà ad appesantire le liste d’attesa e il pronto soccorso ma anche la logistica e la viabilità, inoltre non viene affatto condivisa la decisione di spendere 4 milioni del PNRR per il finanziamento di due parcheggi, che probabilmente saranno a pagamento, e non per l’istituzione della casa di comunità nel sito di Collemaggio, bollato come dispendioso per un costo di circa 5 milioni.
Per tutti questi motivi le opposizioni sono tornate a richiedere le dimissione dell’assessore Verì e dei vertici ASL e hanno denunciato il silenzio del sindaco Biondi su tematiche di rilievo per le prospettive della città.