Intelligenza artificiale: Chieti al quarto posto in Italia per lavoratori a rischio

24 Giugno 2023 - 11:52:18

Chieti, 24 giugno. La provincia di Chieti è al quarto posto in Italia
per numero di addetti di imprese che operano in settori ad alto rischio
automazione. Sono 36.048, pari al 35,5% degli occupati sul territorio
provinciale. Lo stesso dato colloca l’Abruzzo al primo posto della
classifica, con 100.574 addetti con alta esposizione all’impatto
dell’intelligenza artificiale, pari al 31,1% del totale. E’ quanto
emerge da un’indagine del Centro studi di Confartigianato Imprese Chieti
L’Aquila, che ha analizzato l’elaborazione “Intelligenza artificiale e
rischio automazione: impatto su lavoro e imprese” curata dalla
Confederazione nazionale su dati Istat e Ocse.

Dopo Chieti, per numero di addetti ad alto rischio, c’è la provincia di
Teramo (26.697 occupati, pari al 33,7%), che si colloca al settimo posto
della classifica nazionale. Percentuali più contenute nelle province di
Pescara (23.296 addetti, 26,9%), al 47esimo posto, e L’Aquila (14.533,
25,8%), in 66esima posizione.

Analizzando i dati relativi alle imprese, in provincia di Chieti sono
4.391, pari al 16,5% del totale, quelle esposte ad alto rischio, dato
che colloca il territorio al 20esimo posto della classifica nazionale.
Nell’Aquilano, 44esima posizione, sono 3.369 (15,6%). In provincia di
Teramo, decima posizione, sono 4.215 (17,3%) e in provincia di Pescara,
20esima posizione, sono 4.391 (16,5%). In Abruzzo le imprese esposte ad
alto rischio sono 15.679, pari al 15,7% del totale, dato che colloca la
regionale al quinto posto della classifica.

Se i dati complessivi collocano l’Abruzzo nella parte alta della
classifica, migliore è la situazione prendendo in considerazione solo
l’artigianato. Teramo è in 43esima posizione, con 5.510 addetti ad alto
rischio (35,9% del totale), Pescara al 53esimo posto (4.575 addetti,
35%), Chieti al 69esimo (5.090, 33,3%) e L’Aquila in 101esima posizione
(3.196, 28,3%). A livello regionale, l’Abruzzo si classifica 16esima,
con 18.370 addetti ad alto rischio, pari al 33,4% del totale. In
conclusione, il 18,3% degli occupati esposti a rischio lavora
nell’artigianato.

In Abruzzo, inoltre, ha effettuato investimenti nell’intelligenza
artificiale il 6,1% delle imprese e il 5,2% delle piccole imprese.
Prevede di investire nell’IA il 14,9% delle imprese e il 13,7% delle
piccole imprese, dato superiore alla media nazionale.

“Siamo da tempo impegnati per sostenere la digitalizzazione delle
imprese, anche attraverso il nostro Digital Innovation Hub – afferma il
presidente di Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila, Camillo Saraullo
– La transizione digitale è un processo ineludibile e nessuna impresa,
neppure la più piccola, può sottrarsi ad esso. Il digitale, però, non va
inteso come un elemento che consente di ridurre posti di lavoro, ma
piuttosto deve rappresentare un sostegno alle attività artigiane, uno
strumento che consenta di tenere alto il valore delle produzioni. Le
capacità degli artigiani sono insostituibili. Non esiste intelligenza
artificiale che possa sostituire l’intelligenza artigiana”.