26 Giugno 2023 - 16:48:22
di Martina Colabianchi
Si è tenuto oggi, presso il Palazzetto dei Nobili, un convegno dal titolo “L’adolescente tra spinte emotive e silenzi, tra vertigini e sballi: i possibili punti d’incontro” organizzato dal Serd in collaborazione con l’Associazione di volontariato Vides Spes.
L’incontro, che ha avuto luogo oggi in occasione della Giornata mondiale contro l’abuso e il traffico illecito di droga, aveva lo scopo di “riflettere sui pattern di consumo dei ragazzi di oggi e sul disagio giovanile, di evidenziare aspetti critici e buone prassi nell’approccio all’adolescente nonché di individuare punti di incontro e percorsi a tutela della salute del minore, in un’ottica di sinergia e di rete territoriale ed umanitaria“, ha spiegato la dottoressa Daniela Spaziani, responsabile del Serd dell’Aquila.
Tra i relatori presenti vi erano la direttrice del servizio di neuropsichiatria infantile della Asl, Maria Pia Legge, l’avvocato Clorinda Delli Paoli, esperta di giustizia minorile, gli psicologi della cooperativa Ideali, Donatella Tomassi e Gianpaolo Della Cagna (che collaborano nella gestione del centro diurno terapeutico del Serd) e i professionisti volontari del Vides Spes, Maria Feliciani e Maria Parisse.
In Italia, i giovani d’età tra 15-19 anni consumano alcol e praticano gioco d’azzardo in misura maggiore rispetto alla media europea dei coetanei, questo uno dei dati da cui il convegno ha preso le sue mosse, insieme a quelli della ricerca Espad 2022. Tra gli stupefacenti, informa lo studio, la sostanza più usata tra i giovani è la cannabis: il 34% l’ha provata almeno una volta nella vita e il 16% nell’ultimo mese.
Il 12% dei ragazzi, nell’arco di età considerato, assume, a fini non medici, farmaci soggetti a prescrizione.
Il 64% ha praticato videogiochi almeno una volta e, infine, il 53% usa i Social almeno 2 ore al giorno.
“Il Serd dell’Aquila lotta tenacemente contro questo tipo di problema – afferma Spaziani. Ora le dipendenze non sono più uniche, ma sono polidipendenze: i ragazzi sono policonsumatori ed esistono anche le dipendenze comportamentali. Quindi, non combattiamo più solamente sostanze vecchie, ma anche nuove sostanze insieme a comportamenti dipendenti quali gioco d’azzardo e videogiochi per esempio, che molto vanno tra i ragazzi più piccoli“.
Proprio per quanto concerne l’utilizzo di dispositivi elettronici, un ruolo importante può e deve essere assunto dai genitori e dalla scuola:
“I genitori, fin da quando i figli sono piccoli, devono mettere delle regole, non possono lasciare il telefonino a un bambino piccolo e lasciare che ne faccia l’uso che vuole. Bisogna sorvegliare attentamente e, soprattutto, usare anche quei dispositivi che controllano l’accesso ad internet, perché molti ragazzi si ritrovano su dei siti pericolosi pur non volendo“. La scuola, insieme alla famiglia, ha un ruolo educativo molto importante. Quindi anche questa deve essere a fianco delle famiglie e di noi operatori del territorio per poter portare avanti programmi di sensibilizzazione, di prevenzione e quindi di avvicinamento, di accoglienza di questi ragazzi e delle famiglie“.
“Abbiamo riscontrato – continua la dottoressa – che molti ragazzi non hanno consapevolezza dei rischi che corrono. L’adolescenza stessa è un periodo della vita che comporta questo tipo di problema: ci si sente onnipotenti, si sfida il mondo. Invece, bisogna avere la contezza, la consapevolezza, la conoscenza delle sostanze e della loro pericolosità, soprattutto dei mix che loro fanno. Spesso si ritrovano ragazzini in pronto soccorso il sabato sera dopo essere stati in discoteca perché, magari, hanno consumato alcool associato a sostanze, ma soprattutto le pasticche oggi sono molto pericolose perché ci sono tante nuove sostanze che provocano danni molto gravi“.