28 Giugno 2023 - 11:14:10

di Tommaso Cotellessa

La FLC CGIL ha indetto uno sciopero nazionale dei Lettori/Collaboratori ed Esperti Linguistici di madrelingua nelle Università italiane per l’intera giornata del 30 giugno per contrastare la discriminazione degli insegnanti universitari di lingua. I Lettori e i CEL dell’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara aderiscono allo sciopero

Di seguito le richieste avanzate dalle lavoratori e le lavoratrici:

il riconoscimento della figura professionale di insegnante, stipendi e trattamento previdenziale dignitosi e omogenei a livello nazionale, la ricostruzione di carriera dei Lettori secondo le Sentenze della Corte di Giustizia Europea e il potenziamento dell’insegnamento delle lingue nelle Università.

Questa la nota inviata dalla sigla sindacale:

“Da oltre 40 anni lo Stato italiano discrimina il personale che insegna la propria madrelingua nelle università, cioè i Lettori (fino al 1995) e poi i Collaboratori ed esperti linguistici (CEL), due figure professionali che si sono succedute nel tempo, ma che svolgono le stesse identiche mansioni.

Nonostante le Sentenze di condanna della Corte di Giustizia Europea, le Autorità italiane continuano a non ricostituire le carriere dei Lettori, mentre nel Contratto nazionale non riconoscono ai CEL il ruolo professionale di insegnanti di madrelingua e un trattamento economico adeguato. Tale riconoscimento eviterebbe il nuovo contenzioso che la categoria si appresta ad avviare negli Atenei italiani.

Per questi motivi, la FLC CGIL e la UIL RUA hanno indetto lo Sciopero nazionale di venerdì 30 giugno di tutto il personale Lettore/CEL per rivendicare:

1)  risorse aggiuntive per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro 2019-2021 esplicitamente dedicate ai CEL, che hanno retribuzioni assolutamente non commisurate alla professionalità richiesta e fortemente disomogenee sul territorio nazionale

2)  riconoscere finalmente, ai sensi delle Sentenze della Corte di Giustizia, l’intera ricostruzione di carriera alla data odierna o di cessazione di servizio per i Lettori, soluzione che non risulta presente nel Decreto interministeriale 688.