29 Giugno 2023 - 17:04:41

di Martina Colabianchi

Il Partito Democratico dell’Aquila torna di nuovo sulla ricostruzione delle scuole e, in particolare, sulla necessità di collocare alcuni dei nuovi edifici scolastici in centro storico affinché, come da loro espresso con convinzione, L’Aquila possa tornare a respirare tra il corso e i suoi vicoli l’atmosfera gioviale che la giovane popolazione scolastica porta naturalmente con sé.

Di parere contrario sembra essere l’amministrazione comunale che, sempre secondo il Pd, non starebbe coinvolgendo “le cittadine e i cittadini in una scelta che pure è decisiva per la futura pianificazione della città, soffocando qualsiasi richiesta di confronto sul piano di ricollocazione degli istituti, bocciando persino l’idea di istituire un tavolo permanente e di partecipazione con il mondo della scuola, con presidi, docenti e genitori“.

Si tratterebbe di un “atteggiamento dispotico“, quello del sindaco Biondi, “manifestatosi, plasticamente, nel corso del Consiglio comunale straordinario richiesto dalle forze di opposizione, prima boicottato e poi archiviato velocemente col voto contrario della maggioranza alle proposte di buon senso che erano state avanzate dalle minoranze”.

Noi crediamo, però, – proseguono nel comunicato – che scelte tanto importanti, che determineranno l’assetto della città nei prossimi anni, vadano discusse e approfondite, concertate e condivise, ‘dentro’ un progetto urbanistico che, oggi, semplicemente non c’è.

L’amministrazione Biondi ha dichiarato di voler concentrare alcune scuole cittadine sulla collina di Collemaggio; pur non volendoci soffermare, al momento, sui numerosi impedimenti tecnico-spaziali che pure potrebbero trovare faticosa soluzione senza invero che sia stato possibile visionare alcun progetto, tale previsione risulta concettualmente superata perché settoriale e incapace di contemperare insieme funzioni diverse, ovvero quel mix in grado di rendere viva ogni zona della città a tutte le ore del giorno e della notte, in tutte le stagioni“.

Concentrare le scuole in un solo punto renderebbe Collemaggio viva solo negli orari scolastici e, allo stesso tempo, priverebbe il centro storico e altri quartieri cittadini della vita che ruota attorno alla scuola, oltre che allontanare le scuole primarie dalla prossimità di quartiere“.

“Il PD aquilano ritiene invece necessario ‘diffondere’ le scuole nel territorio cittadino, quale servizio di quartiere in primis e quale vero e proprio elemento rigenerativo del centro storico, dove è imprescindibile collocare almeno un ciclo formativo, dall’infanzia alla secondaria di primo grado (le scuole medie, per intenderci), e dei quartieri, dentro un progetto urbanistico compiuto. E non si dica che non si possono realizzare scuole sicure in centro storico perché, semplicemente, non è vero: ci sono siti che potrebbero essere utilizzati allo scopo e che, per volontà politica, si stanno destinando ad altro; legittimo, per carità, ma ribadiamo la necessità, e l’urgenza, di un confronto aperto e partecipato“.

D’altra parte, le città sono responsabili della maggior parte delle emissioni di gas serra, ma possono anche rappresentare parte della soluzione. Una chiave è renderle più a misura di pedone – si pensi all’idea della città dei 15 minuti – ed in questo senso la collocazione delle scuole può risultare trainante. L’apertura delle scuole mette in moto e dà il ritmo alla città“.

Si immagini di distribuire sedi scolastiche – proseguono – secondo una distanza ragionevole, dagli asili ai licei; si immagini poi di mettere in sicurezza ogni sede, pedonalizzando le strade antistanti e non incentivando l’afflusso carrabile come ormai d’abitudine. Tale rallentamento potrebbe attrarre esercizi commerciali, aumentando l’appetibilità dell’area anche per uffici e altre sedi lavorative. Più questo processo maturerà, meno sarà necessario utilizzare l’automobile secondo un circolo virtuoso casa-scuola-lavoro“.

E laddove questo non dovesse bastare, potrebbe intervenire la politica nel rendere agevole la mobilità pubblica e i parcheggi. Ciò quindi ridurrebbe le emissioni, il dispendio di tempo negli spostamenti, il dispendio di denaro e aumenterebbe la qualità della vita delle cittadine e dei cittadini. Dalla localizzazione delle scuole al completamento dei servizi di quartiere, con un’idea di città: questa è la sfida che poniamo all’amministrazione comunale, di questo vorremmo discutere“.

È un processo che richiede ovviamente studio e volontà di confronto, verifiche tecniche e patrimoniali cui il PD aquilano sta lavorando con l’intenzione di coinvolgere le forze politiche di centrosinistra, e non solo, in un lavoro comune che vogliamo aperto e trasparente con il mondo della scuola, con le cittadine e i cittadini“.

Intanto, – concludono – sulla necessità di riportare le scuole in centro siamo disposti ad andare fino in fondo, sposando anche l’idea del consigliere comunale Paolo Romano di raccogliere le firme per indire un referendum consultivo“.