30 Giugno 2023 - 12:12:20
di Martina Colabianchi
Si è riunita oggi la quinta Commissione Garanzia e Controllo del Comune dell’Aquila. Sul tavolo, l’adeguamento contrattuale delle sette educatrici attualmente nell’organico della municipalizzata AFM. L’obiettivo delineato, in proposito, dovrebbe essere quello di portare i loro contratti da 18 a 24 ore e da 10 a 12 mesi.
In audizione, nel corso della Commissione, erano presenti sia i vertici dell’AFM (la presidente Alessandra Santangelo e il Direttore Amministrativo Roberto Fontana) sia l’assessore comunale alle politiche sociali Manuela Tursini.
Per arrivare all’adeguamento contrattuale, è stato spiegato nel corso della commissione, ci sarebbe bisogno in prima battuta di un regolamento che delinei in maniera chiara il servizio erogato e poi, appunto, un contratto di servizio. Per quanto concerne il lato economico, invece, risultano imprescindibili impegni di bilancio stabili e pluriennali.
Su questi aspetti, il consigliere Paolo Romano ha lanciato la proposta della creazione di un tavolo extra commissione che in un tempo limitato, come un paio di mesi, possa portare ad una soluzione.
Nel corso della commissione si è trattato anche il nodo, sempre problematico, degli asili nido per cui, però, è stata annunciata un’importante novità. Il segretario generale dell’Ente civico Lucio Luzzetti ha annunciato, infatti, che con la prossima apertura, in ottobre, della struttura del musp ex Micarelli si arriverà ad un totale di 180 posti disponibili che andranno a coprire in maniera completa la domanda di servizio che arriva dalle famiglie aquilane.
“Si tratta di una questione importante – commenta Stefano Palumbo, Presidente della Commissione – che abbiamo sollevato in più di un’occasione, non per ultimo durante la discussione del bilancio di previsione dove personalmente avevo fatto delle proposte emendative che poi non sono state accolte, ma anche a fronte di una rassicurazione da parte dei settori nell’ambito della discussione sui fondi riconosciuti dal governo sulle minori entrate e le maggiori uscite. Una parte di questi erano stati destinati proprio per ampliare l’offerta degli asili nido che purtroppo nel comune dell’Aquila, negli ultimi anni, ha visto una carenza significativa tant’è che diverse famiglie non riuscivano ad accedere a un servizio di importanza vitale, soprattutto per le donne e per le famiglie che, disponendo di questo servizio, hanno libertà di poter organizzare meglio la propria vita quotidiana. Un risultato positivo su cui bisogna continuare a lavorare“.