03 Luglio 2023 - 09:41:57
di Tommaso Cotellessa
Una tavola rotonda per tornare a parlare di pace in un contesto che è tornato ad essere dominato da logiche belliche, questo l’evento organizzato e promosso dalla sezione aquilana di “Demos – Democrazia Solidale”.
L’iniziativa dal titolo “L’Italia ripudia la guerra, dall’art 11 della Costituzione alla guerra in Ucraina“, si svolgerà domani martedì 4 luglio nella sala Rivera di Palazzo Fibbioni. Fra i relatori della tavola Rotonda il segretario nazionale di Demos l’On Paolo Ciani, che chiuderà l’iniziativa.
All’interno della tavola interverranno inoltre il coordinatore regionale di Demos Alfonso D’Alfonso, il segretario comunale del PD Nello Avellani, il segretario provinciale della CGIL Francesco Marrelli, Betty Leone dell’ANPI nazionale, Pierino Giorgi del Movimento Celestiniano, Enrico Perilli segretario regionale Sinistra Italiana, Fabio Ranieri segretario regionale Art 1 e Giorgio Fedele Consigliere regionale del M5S.
Di seguito la nota di D’Alfonso in cui viene presentato l’evento:
“L’incontro dibattito tra le forze politiche progressiste e le espressioni del sindacato, mondo del volontariato e custodi dei valori della resistenza, vuole essere un riappropriarsi a livello regionale del tema della guerra in Ucraina (il conflitto ha avuto inizio nel 2014 nell’indifferenza delle democrazie occidentali) che dopo 70 anni dalla fine della seconda guerra mondiale, con l’aggressione della Russia e la conseguente invasione dell’Ucraina, è deflagrata di nuovo in Europa. Coerentemente con la nostra Costituzione, crediamo fermamente che la guerra non è lo strumento per risolvere le controversie tra stati e se da un lato bene si è fatto a mettere gli Ucraini in condizione di difendersi, a onor del vero l’intento si preparava da tempo, è stato gravissimo sul piano politico/diplomatico tenere fuori dal teatro di guerra sia l’ONU che l’EUROPA (alla fine l’Europa si è comportata né più né meno alla stregua di un bancomat) che hanno avuto un ruolo di assoluta subalternità alla politica della NATO la quale, spinta dagli USA, ha avviato una strategia espansionistica in EUROPA dell’est che poco c’entra con lo spirito istitutivo dell’alleanza.Quando fu istituito,1949, il PATTO ATLANTICO aveva,e ha tuttora, solo finalità difensive degli stati democratici dal patto di Varsavia ormai dissolto.Sono state impegnate risorse immense in armamenti mentre la guerra portava distruzione e lutti nella già fragile economia Ucraina. Il blocco delle fonti energetiche ha comportato l’aumento dei prezzi per i beni di prima necessità, pane e pasta in primo luogo, impoverendo ulteriormente le fascie più deboli anche in Italia e privando i Paesi africani, oppressi da fame e miseria, del prezioso grano tenero prodotto nelle pianure ucraine spingendo ulteriormente migliaia di disperati verso le rotte mediterranee. Ormai è sotto gli occhi di tutte le persone sensate che la Russia non potrà essere sconfitta sul campo e più l’occidente spenderà in armamenti minore sarà la sicurezza in Europa e maggiore sarà la crescita del malessere sociale in ITALIA e anche nel nostro ABRUZZO. La vera Politica progressista con la P maiuscola non può prescindere dall’essere convinti costruttori di PACE ed è per questo che oggi più che mai ci sentiamo vicini a PAPA FRANCESCO ed al Cardinale ZUPPI orgogliosi di essere rappresentati in Parlamento da PAOLO CIANI che coerentemente all’appartenenza alla comunita di Sant’Egidio fa della politica uno strumento da mettere al servizio dei più umili. “