D’Alfonso (Demos): Fare buona politica è ancora possibile
05 Luglio 2023 - 18:07:27
Il confronto tenutosi ieri pomeriggio tra DEMOS-SI (già ART.1) –
5STELLE-CGIL-ANPI-MOVIMENTO CELESTINIANO _ha dato voce e dignità
politica alla maggioranza degli italiani e quindi degli abruzzesi, circa
la contrarietà di nuovi invii di armi in Ucraina. Ritenere il negoziato
per il cessate il fuoco l’unica strada da percorrere dopo aver messo il
Popolo Ucraino in condizione di difendersi e bloccato l’esercito
occupante è l’unica seria opzione. L’enorme tributo di vite umane sia
militari che civili, le distruzioni di intere città con il probabile
rischio di incidenti nucleari nelle diverse centrali presenti e la
sciagurata possibilità che Putin e i suoi generali optino per
l’utilizzo di bombe atomiche tattiche impongono che si fermi il flusso
di armamenti pesanti che i singoli stati, in primis gli Usa, e la
irrilevante Europa riversano in Ucraina. Non è possibile pensare che
questa guerra duri per anni e né il popolo Ucraino né la nostra
economia lo potrebbe sopportare. Le crescenti sacche di povertà e tutti
i ceti deboli stanno già pagando un prezzo altissimo con i rincari di
materie energetiche e quindi dei beni di prima necessità indispensabili
per la sopravvivenza. La scelta condivisa sia tra tutti i soggetti
politici / sociali protagonisti dell’iniziativa di ieri e sia tra questi
e il numeroso, qualificato e attento pubblico ad essa presente dimostra
che si è sulla strada giusta, la strada della diplomazia e del cessate
il fuoco. La nostra è una posizione chiara, netta e soprattutto
coerente sia con i nostri valori che con quelli della grande comunità
progressista abruzzese così come ha saputo illustrare l’On Paolo Ciani,
segretario nazionale di DEMOS. Auguriamo a chi ha assunto posizioni
diverse dalla storia dei progressisti di poter giustificare,
innanzitutto alle proprie coscienze, il sostegno a scelte politiche
imposte da potentati economici i cui interessi coincidono con la
strategia espansionistica della NATO e per giunta condivise con i
sovranisti, gli stessi che fino a ieri si facevano selfie sulla Piazza
Rossa con le magliette di Putin. Noi vogliamo continuare a percorrere
questa strada, avendo le idee chiare circa il nostro modello di società
e con chi poterlo realizzare facendo tutto il possibile per condividere
i nostri obbiettivi con tutti gli elettori progressisti delusi e anche,
con chi ha assunto posizioni distanti dalle nostre. Siamo certi che gli
appelli per la Pace di Papa Francesco non rimarranno inascoltati e tutti
coloro, laici e cattolici, che della Pace fanno un valore universale,
torneranno a percorrere insieme la strada maestra che conduce ad essa.
È con il dialogo e il confronto sulle tematiche che determinano la
qualità della vita dei cittadini e anche dalle priorità che si danno
ai temi da affrontare che si riavvicinano gli elettori delusi alla
politica. Ed è questo il metodo su cui continueremo a lavorare.
5STELLE-CGIL-ANPI-MOVIMENTO CELESTINIANO _ha dato voce e dignità
politica alla maggioranza degli italiani e quindi degli abruzzesi, circa
la contrarietà di nuovi invii di armi in Ucraina. Ritenere il negoziato
per il cessate il fuoco l’unica strada da percorrere dopo aver messo il
Popolo Ucraino in condizione di difendersi e bloccato l’esercito
occupante è l’unica seria opzione. L’enorme tributo di vite umane sia
militari che civili, le distruzioni di intere città con il probabile
rischio di incidenti nucleari nelle diverse centrali presenti e la
sciagurata possibilità che Putin e i suoi generali optino per
l’utilizzo di bombe atomiche tattiche impongono che si fermi il flusso
di armamenti pesanti che i singoli stati, in primis gli Usa, e la
irrilevante Europa riversano in Ucraina. Non è possibile pensare che
questa guerra duri per anni e né il popolo Ucraino né la nostra
economia lo potrebbe sopportare. Le crescenti sacche di povertà e tutti
i ceti deboli stanno già pagando un prezzo altissimo con i rincari di
materie energetiche e quindi dei beni di prima necessità indispensabili
per la sopravvivenza. La scelta condivisa sia tra tutti i soggetti
politici / sociali protagonisti dell’iniziativa di ieri e sia tra questi
e il numeroso, qualificato e attento pubblico ad essa presente dimostra
che si è sulla strada giusta, la strada della diplomazia e del cessate
il fuoco. La nostra è una posizione chiara, netta e soprattutto
coerente sia con i nostri valori che con quelli della grande comunità
progressista abruzzese così come ha saputo illustrare l’On Paolo Ciani,
segretario nazionale di DEMOS. Auguriamo a chi ha assunto posizioni
diverse dalla storia dei progressisti di poter giustificare,
innanzitutto alle proprie coscienze, il sostegno a scelte politiche
imposte da potentati economici i cui interessi coincidono con la
strategia espansionistica della NATO e per giunta condivise con i
sovranisti, gli stessi che fino a ieri si facevano selfie sulla Piazza
Rossa con le magliette di Putin. Noi vogliamo continuare a percorrere
questa strada, avendo le idee chiare circa il nostro modello di società
e con chi poterlo realizzare facendo tutto il possibile per condividere
i nostri obbiettivi con tutti gli elettori progressisti delusi e anche,
con chi ha assunto posizioni distanti dalle nostre. Siamo certi che gli
appelli per la Pace di Papa Francesco non rimarranno inascoltati e tutti
coloro, laici e cattolici, che della Pace fanno un valore universale,
torneranno a percorrere insieme la strada maestra che conduce ad essa.
È con il dialogo e il confronto sulle tematiche che determinano la
qualità della vita dei cittadini e anche dalle priorità che si danno
ai temi da affrontare che si riavvicinano gli elettori delusi alla
politica. Ed è questo il metodo su cui continueremo a lavorare.
L’Aquila 05/07/2023
Alfonso D’Alfonso
DEMOS ABRUZZO