17 Luglio 2023 - 18:40:57

di Martina Colabianchi

Il festival “L’Aquila città del libro” propone nella nostra città un marchio già sperimentato in altre città, quello della divulgazione della cultura dell’estrema destra che ruota intorno alla più nota Casa Editrice Altaforte, notoriamente vicina a CasaPound e persino cacciata dal salone del libro di Torino. L’esclusione da parte del Sindaco Biondi di dalla rassegna della lista Franco Nerozzi – presidente della ong di estrema destra Popoli e punta dell’iceberg della presenza di personaggi dall’inequivocabile timbro politico – rappresenta un meschino espediente per mettere una toppa ad una iniziativa divisiva, sconsiderata e di parte dal costo di oltre 40.000 euro“.

Così Unione Popolare L’Aquila in un comunicato inerente all’affaireL’Aquila città del libro” che, ormai da qualche giorno, infiamma il dibattito politico.

Una foglia di fico che non può certo cancellare il target inequivocabile della rassegna. Basta scorrere la lista degli invitati per imbattersi continuamente negli autori di Altaforte, prima di trovarsi di fronte alla classica ciliegina sulla torta rappresentata dalla partecipazione di Claudia Pagliariccio, già candidata sindaco a L’Aquila con il sostegno di CasaPound“.

Sono queste per il Sindaco Biondi le credenziali per la rinnovata candidatura di L’Aquila a città della cultura che con iniziative del genere si avvia invece a virare verso una città immeschinita in un panorama culturale nostalgico ed escludente?

Tutte le forze democratiche cittadine sapranno opporsi alla trasformazione dei connotati culturali del capoluogo e mantenere vivi i valori della democrazia e dell’inclusione“, conclude la nota.