17 Luglio 2023 - 10:47:44

di Tommaso Cotellessa


Stamane la città dell’Aquila ha reso i suoi omaggi a Nello Scipioni per i 50 anni dalla fondazione del Centro Abruzzese Canadese divenuto un punto di riferimento nel promuovere l’Abruzzo, L’Aquila e le sue eccellenze.

Prima dell’inizio della seduta del Consiglio comunale, infatti, il presidente dell’Assemblea, Roberto Santangelo, ha consegnato un riconoscimento a Scipioni, il quale da dirigente sindacale nelle sedi di Ottawa e Montreal, ha fondato e guida questa importante struttura presidio del nostro territorio nel mondo.

Santangelo ha parlato di un “riconoscimento giusto e doveroso” ad un personaggio importante per la comunità abruzzese in Italia e che ha contribuito ad aiutare la città dell’Aquila nei suoi momenti più complicati, spendendosi nel periodo del terremoto per inviare aiuti. Inoltre il Presidente dell’Assise ha dichiarato:

Questo riconoscimento viene consegnato a Nello Scipioni per quello che ha fatto per portare avanti la cultura italiana, abruzzese e aquilana. Il centro di Ottawa compirà cinquant’anni, questa fondazione è stata una sua intuizione. Inoltre nel periodo successivo al terremoto del 2009 lui si è molto animato per dare contributi economici alla nostra città, in particolare è stato il primo a contribuire alla realizzazione del centro polifunzionale di Camarda, a sostenere l’ istituto cinematografico e recentemente ha dato un contributo per realizzare il centro parrocchiale. Scipioni è il rappresentante di una comunità all’estero che c’è molto vicina ed è dovere del nostro Consiglio comunale dire grazie ai suoi figli del mondo.”

Grandissima è stata l’emozione di Scipioni nel ricevere l’onorificenza, queste le sue parole intrise di commozione e gratitudine:

Io veramente non ho parole per poter ringraziare il Consiglio comunale per il riconoscimento che mi viene dato oggi. Noi abruzzesi e noi italiani avendo il sangue puro siamo sempre attaccati alla nostra patria e alla nostra regione, l’ Abruzzo forte gentile. Per questo siamo sempre lì , sempre con la speranza di poter passare le tradizioni alle nuove generazioni con la sincera speranza che le generazioni dopo di noi continuino a promuovere la cultura e le tradizioni dei nostri territori.”