Interrogazione Paolucci su seduta Comitato dei sindaci Asl2: "Regione e Asl ascoltino i primari"
17 Luglio 2023 - 09:19:43
l’inerzia del Governo Regionale e ho depositato un’interrogazione per
conoscere intenti e tempistiche dell’Esecutivo. La Regione deve scendere
in campo con risposte e azioni concrete per rispondere all’importante
grido di allarme lanciato dai primari del Ss Annunziata durante l’ultima
seduta del Comitato ristretto dei sindaci. La situazione è grave,
bisogna dare priorità alle convenzioni con i reparti per salvaguardare
scuole di specializzazione, specializzandi e percorsi formativi che, per
ammissione dello stesso Magnifico Rettore Stuppia, sono a rischio,
insieme all’Università”, annuncia un’interrogazione all’esecutivo il
capogruppo Pd in consiglio regionale Silvio Paolucci sulla situazione
sollevata dai sette primari dell’università D’Annunzio ai quali il
Comitato ristretto dei sindaci della Asl di Chieti ha dato voce.
“Serve una strategia che potenzi organici e reparti, perché sia
garantito il diritto alle cure dei cittadini e si investa sui percorsi
formativi dell’Ateneo – incalza Paolucci – Spiace rilevare che alcuni
rappresentanti istituzionali siano corsi in soccorso politico di un
manager in evidente difficoltà, che nega qualsiasi confronto e non dà
risposte, piuttosto che chiedere interventi a vantaggio dei presidi
territoriali. Le difficoltà sono confermate da tutti gli operatori
sanitari del Santissima Annunziata, tanto forti e condivise da spingere
sette primari che rappresentano la quasi totalità delle specializzazioni
del clinicizzato, a esternarle in sede di riunione del Comitato dei
sindaci, che non è un organo politico come vorrebbe Schael, ma è un
organo di supporto alle scelte della Asl e a servizio della comunità
sanitaria. Non si può ridurre una situazione tanto importante a uno
scontro politico, peraltro fra organi e ruoli che politici non sono. Per
questo chiamiamo in causa la Regione, pronti a fare la nostra parte
perché ci sia il giusto ascolto e l’impegno a trovare soluzioni che ad
oggi non abbiamo visto, tanto che fra crollo di prestazioni, organici al
lumicino e mobilità passiva, la sanità della provincia attraversa uno
dei suoi momenti peggiori. E questo non è possibile”.