19 Luglio 2023 - 11:14:11

di Tommaso Cotellessa

Nella giornata di ieri, martedì 18 luglio, le associazioni e i movimenti promotori del percorso di mobilitazione dal tema “la Sanità Pubblica Si Difende” hanno preso parte ad un incontro con il Prefetto dell’Aquila, Dott.ssa Cinzia Teresa Torraco.

L’incontro era stato richiesto nei giorni scorsi dalle associazioni a causa dell’assordante silenzio della Direzione Strategica della ASL sulle criticità del sistema sanitario provinciale. Nel corso del confronto sono stati trattati i temi portati già in piazza nel corso delle mobilitazioni ovvero: il mancato reintegro dei medici pensionati dei Nuclei di Cure Primarie; le carenze, precarietà ed esternalizzazioni del personale; l’ aumento dei carichi di lavoro per tutte le categorie professionali della ASL; la mancata valorizzazione dell’attività di prevenzione e cura dei consultori e dei servizi per la salute mentale; l’ illogicità nel realizzare case di comunità all’interno dei nosocomi dell’Aquila e di Sulmona; le problematiche inerenti la ripresa dell’attività ordinaria ospedaliera a seguito della violazione informatica; la riduzione delle liste di attesa; la mancata programmazione e pianificazione della medicina territoriale e dell’edilizia sanitaria; l’accesso alla Facoltà di Medicina, alle Specializzazioni ed alle Borse di Studio. Inoltre come scrivono i promotori dell’incontro, si aggiungono a queste altre questioni dirimenti, come la carenza di materiale chirurgico, di farmaci, di dispositivi medici, che in alcuni casi stanno comportando il rinvio di interventi chirurgici programmati. Infine, resta ancora aperto il tema dell’attacco informatico e l’assenza di certezze per cittadine e cittadini sul trafugamento dei dati.

“Tali gravi e irrisolte problematiche” scrivono le associazioni “ stanno minando il concetto di sanità pubblica, universale, gratuita e di prossimità, limitando l’accesso alle cure e compromettendo il diritto alla salute ed alla prevenzione. Riteniamo inaccettabile per un paese civile costringere gli utenti, chiaramente chi può, a rivolgersi al privato per soddisfare i propri bisogni sanitari rischiando di escludere gli ultimi ed i fragili dalla cura e dalla prevenzione.

Il Prefetto nel corso dell’incontro ha mostrato sensibilità verso i temi illustrati,  e ha comunicato la volontà di inviare una nota alla Regione Abruzzo ed alla Direzione Strategica della ASL Avezzano-Sulmona-L’Aquila utile a sensibilizzare tutti gli attori istituzionali coinvolti verso un proficuo confronto che possa determinare appropriate soluzioni alle problematiche sollevate.

Non si ferma però qui il percorso di Cgil L’Aquila, Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale, Sindacato Dei Medici Italiani, Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani, 180 Amici L’Aquila,  Unasam, Cittadinanzattiva L’Aquila, Tribunale per  i diritti del  malato Abruzzo, Anpi, Arci, Auser, Udu, Associazione Donatella Tellini-Centro Antiviolenza e Biblioteca delle Donne, Associazione Donne TerreMutate,  Comitato promotore “ Salviamo i  Nuclei di Cure Primarie” hanno infatti già comunicato i loro prossimi passi.

Continueremo anche nei prossimi giorni a sollecitare la convocazione in V Commissione Consiliare Sanità della Regione Abruzzo al fine di affrontare, anche in quella sede, le problematiche di interesse generale che riguardano il sistema sanitario pubblico provinciale e che stanno incidendo negativamente nella vita di cittadine e cittadini, lavoratrici e lavoratori. La mobilitazione continua, ribadiamo la necessità di coinvolgimento e di partecipazione nell’assumere scelte che ricadono sulla nostra comunità. Governare il sistema pubblico della salute non può rispondere ad esigenze meramente contabili, ma deve avere un fine, costituzionalmente garantito, che è quello di rendere effettivo ed esigibile il diritto alla salute. Solo attraverso una coerente e costruttiva filiera di relazioni istituzionali è possibile affrontare i problemi trovandone la soluzione. “