25 Luglio 2023 - 19:04:36

“La politica abbia la forza e il coraggio di chiedere la sospensione
immediata del concorso pubblico per assistenti amministrativi alla Asl 1
di Avezzano-Sulmona-L’Aquila, fino a quando non sarà creata una società
in house della Asl con la quale internalizzare tutti i servizi e salvare
così centinaia di lavoratori precari destinati alla disoccupazione”.

Così in una nota Pierpaolo Pietrucci, consigliere regionale aquilano del
PD, torna sulla grave questione del precariato in ambito sanitario, dopo
aver polemizzato contro il centrodestra abruzzese per la vicenda dei
dipendenti della RSA di Montereale (AQ) e dei lavoratori della
riabilitazione psichiatrica della cooperativa “Lavoriamo Insieme” che
hanno la certezza di perdere il lavoro per quello che secondo il
consigliere dem è “l’unico percorso di internalizzazione che andava
evitato: si interna lizzano i servizi senza internalizzare i dipendenti,
con un reperimento del personale attraverso gli avvisi pubblici e le
graduatorie in atto”.

“Il centrodestra che guida la Regione Abruzzo – lamenta Pietrucci –
continua ad accanirsi contro i lavoratori precari: anziché aiutarli, li
lascia direttamente disoccupati. Lo sta facendo, ad esempio, con i
lavoratori delle cooperative e delle agenzie interinali nella Asl 1 di
Avezzano-Sulmona-L’Aquila. E continuerà a farlo con gli altri
lavoratori, che nella sola azienda sanitaria aquilana sono centinaia. È
ora di mettere fine a questo scempio, cominciando col bloccare il
concorso pubblico per assistenti amministrativi fino a quando non sarà
creata una società in house della Asl con la quale internalizzare tutti
i servizi”.

“Le prossime vittime di questo abominio nei confronti del mondo del
lavoro – prosegue –, mentre si stanno già sostituendo esperti Operatori
sociosanitari con quelli delle graduatorie dei concorsi, saranno gli
amministrativi precari. Che andranno a casa, molti di loro, come gli
OSS, dopo anni e anni di lavoro e quindi di esperienza, quando
‘scoccherà’ l’ora del concorso pubblico per 53 posti a fronte di
migliaia di domande già accettate. E anziché tutelare e aiutare chi, da
precario, ha tenuto e continua a tenere in piedi interi reparti e
servizi della Asl, il centrodestra che fa? Bandisce un concorso che
giocoforza toglierà il lavoro a chi ce l’ha già, perché i concorsi non
possono essere vinti da tutti quelli che vi partecipano”.

“Eppure – continua il consigliere regionale – di lavoro da fare nella
Asl aquilana ce n’è molto, compreso quello causato dall’attacco hacker
ai sistemi informatici: penso alle centinaia di migliaia di documenti
cartacei che possono essere digitalizzati utilizzando il personale
amministrativo di cooperativa già presente, evitando così di
esternalizzare l’ennesimo servizio e al tempo stesso tutelando chi,
magari dopo cinque, dieci, quindici o addirittura venti anni, si
ritroverebbe praticamente senza alcuna speranza nel mercato del lavoro.
Ci sono operatori sociosanitari che, dopo anche venticinque anni di
esperienza, si sono ritrovati disoccupati perché non ce l’hanno fatta al
concorso”.

“Ecco perché è necessaria una interlocuzione costante e concreta tra
Regione Abruzzo, Asl e sindacati per arrivare alla costituzione di una
società in house – conclude Pietrucci – che punti a togliere dal
precariato centinaia di lavoratori, famiglie comprese, ed eviti a una
Asl già in ginocchio per l’hackeraggio l’ennesimo atto di distruzione
del lavoro e un ulteriore abbassamento della qualità del servizio per
utenti e pazienti”.