26 Luglio 2023 - 16:27:29

di Tommaso Cotellessa

L’Università degli Studi dell’Aquila e lo Stato Maggiore dell’Esercito hanno firmato, stamane, un accordo di collaborazione quadro riguardante lo studio, la definizione e la condotta di attività di sperimentazione nell’ambito delle cosiddette Tecnologie Emergenti e Dirompenti (Emerging and Disruptive Technologies – EDT) da applicare a casi d’uso rilevanti per l’Esercito Italiano, per il miglioramento della propria organizzazione, nonché per l’ottimizzazione del proprio funzionamento e della salvaguardia delle proprie risorse umane in contesti operativi. 

A sottoscrivere l’intesa sono stati il rettore dell’Università dell’Aquila, Edoardo Alesse, e il Capo del III Reparto Pianificazione Generale e Finanziaria della Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Divisione Francesco Olla.  


Nel settore Difesa e Sicurezza nazionale, UnivAQ ha avviato una stretta collaborazione con lo Stato Maggiore dell’Esercito Italiano, in termini di sviluppo capacitivo e di vantaggi che queste tecnologie possono portare relativamente a efficacia, efficienza e riduzione dell’esposizione al rischio per lo strumento militare terrestre. 


L’accordo di oggi sarà la base per sviluppare specifiche iniziative volte all’utilizzo di tecnologie indossabili per il monitoraggio delle attività di addestramento nelle diverse condizioni di impiego operativo, trasmettendo parametri biovitali all’interno di protocolli radio integrati con sistemi di comando e controllo militari. 


L’obiettivo principale è quello di definire specifici parametri in grado di valutare lo status psico-fisico del personale a premessa di un suo impiego operativo.  L’accordo prevede inoltre la possibilità di partecipare in modo coordinato a campagne di sperimentazione finalizzate alla verifica, in ambienti realistici, delle prestazioni potenziali di tali nuove soluzioni tecnologiche.

Con questo accordo” afferma il rettore dell’Università dell’Aquila Edoardo Alesse “prosegue l’azione di valorizzazione dei risultati della ricerca del nostro ateneo con particolare attenzione agli ambiti nei quali l’innovazione trova pieno e immediato riscontro in termini di creazione di opportunità di business e di contestuale miglioramento della sicurezza per i cittadini e gli operatori di settore. In questo scenario dinamico e ricco di opportunità, siamo particolarmente lieti di poter contare sull’Esercito quale interlocutore di assoluto rilievo per lo sviluppo di innovazioni nell’ambito delle tecnologie indossabili.” 

“La sottoscrizione dell’accordo“, ha aggiunto il Generale di Divisione Francesco Olla, “riconosce la competenza dell’Università dell’Aquila nel settore delle tecnologie emergenti e avvicina l’Ecosistema dell’innovazione che essa coordina alle necessità della Forza Armata, che da tempo sta profondendo il proprio impegno nella ricerca di sinergie con il mondo universitario e della ricerca”.

UnivAQ opera da sempre in stretta relazione con il sistema produttivo regionale e nazionale. In questo contesto, l’ateneo aquilano coordina il dominio ICT/Aerospazio della Regione Abruzzo, che coinvolge numerose aziende regionali attive nell’ampio perimetro delle tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione e dell’Aerospazio. UnivAQ svolge anche la funzione di hub e di coordinamento di uno del dieci spoke dell’Ecosistema dell’innovazione Vitality (Ecosistema della Innovazione, digitalizzazione e sostenibilità per l’economia diffusa nel Centro Italia), finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). 


In questo scenario, in rapida evoluzione, un’applicazione di attuazione di assoluto interesse è rappresentata dalle tecnologie sensoriali, che hanno seguito una modalità di integrazione selettiva in contesti eterogenei, tra i quali risultano di particolare interesse, sia per UnivAQ che per il sistema di imprese del territorio di riferimento, gli ambiti sanitario, sociosanitario, difesa e sport. 


In questi settori si assiste all’impiego, spesso combinato, di: 

1) Sensori tessili e/o stampabili, inseriti in capi di abbigliamento o accessori (wearable sensors);
2) Sensori microelettronici, inseriti nell’elettronica di trasmissione;
3) Sensori di prossimità, ambienti, processi, logistica all’interno dei quali il soggetto è inserito ed opera;
4) Sensori per la raccolta di dati atmosferici, territoriali e legati alla verifica della presenza di specifici elementi. 


In tale contesto sono stati acquisiti e validati significativi sviluppi in ambito tecnologico, anche con i primari stakeholder cui sono destinati i sistemi di monitoraggio di riferimento.