02 Agosto 2023 - 19:37:01

di Martina Colabianchi

Il Comune di Rocca di Mezzo intende migliorare la fruizione dei Piani di Pezza secondo una serie di infrastrutture leggere per attività estive e invernali non mediante lo sci alpino. A dichiararlo, in una nota, è il primo cittadino Mauro Di Ciccio in risposta alle criticità segnalate dal WWF in merito al progetto.

“Si sta finalmente provvedendo a rendere funzionanti i rifugi del Vado di Pezza, – si legge – garantendo sicurezza e continuità a quelle attività per cui Pezza è rinomata, tra cui lo sci di fondo. Quello da noi stessi definito “stadio del fondo” e che è stato mal interpretato, forse abituati a paradigmi di città, non è altro che un bacino idrico ricadente nella vecchia cava di inerti (noto detrattore ambientale), ricoperto di ghiaie e circondato da una staccionata in legno; 8 pozzetti interrati collegati ai seminterrati dei rifugi esistenti attraverso cavi sottostanti le carrarecce preesistenti per l’allaccio di 2 cannoni mobili; una pista ad anello di circa 850 mt sul margine del laghetto; un piccolo battuto in legno e dei modesti terrazzamenti in tronchi realizzati, alla base della scarpata che divide il sito di intervento e i rifugi, secondo tecniche di ingegneria naturalistica, con l’esclusivo riutilizzo di materiale presente in loco, stoccato a parte“.

FOTO STATO ANTE-OPERAM CON CAVA

Il bacino potrà fungere anche da riserva antincendio e i terrazzamenti da sostegno della soprastante
scarpata. Tutto questo è nei primi 300 mt dal Vado di Pezza e 130 mt dai rifugi, quando la lunghezza complessiva dell’omonimo altopiano è di 5 km! Il progetto che l’Amministrazione Comunale di Rocca di Mezzo ha voluto e i consulenti incaricati hanno concertato tra di loro e con gli enti intervenuti, ridimensionandole e adattandolo nei diversi passaggi succedutisi nel corso dei mesi, è strumentale al sostentamento economico delle popolazioni locali secondo valutazioni interne alle stesse, nel rispetto del valore ambientale del sito, contemperando questa nuova necessità con il valore ambientale dei luoghi che proprio le popolazioni hanno preservato per secoli
“.

FOTO STATO POST-OPERAM ESTIVO

Quanto al discutibile ricorso all’innevamento programmato, – prosegue Di Ciccio – non si può non considerare che viene attuato nel sito più freddo dell’Italia peninsulare e sono in corso verifiche incompatibili con i tempi ristretti delle fasi progettuali – per l’approvvigionamento dal sottosuolo. L’operazione, porta la macchia della mancata pubblicazione della fase di Valutazione di Incidenza Ambientale di cui si è prontamente preso atto, interrompendo i lavori“.

FOTO STATO POST-OPERAM INVERNALE

Si lavora giornalmente per cercare di recepire e cantierizzare al meglio i tanti finanziamenti del PNRR e un errore di procedura, peraltro non consueta, è inavvertitamente insorto e ce ne scusiamo. Attenderemo pazientemente tutte le osservazioni nella speranza che risultino ragionevoli e migliorative dell’opera, con l’auspicio che questa possa essere conclusa e rinaturalizzata al più presto. Del resto siamo ben consapevoli dell’enorme valore ambientale del nostro territorio e, per questo, ci siamo dotati del supporto di professionisti che abbiamo motivo di ritenere sensibili e competenti, ben capaci di discernere laicamente“, ha concluso.