Sinistra Italiana: Giunta Biondi, solo cementificazione selvaggia e desertificazione servizi pubblici
04 Agosto 2023 - 13:38:44
natura, nel loro insieme fotografano per l’ennesima volta
l’incapacità della Giunta Biondi di fornire una prospettiva di
sviluppo urbano diversa dalla cementificazione selvaggia e dalla
contemporanea desertificazione dei servizi pubblici. Ci riferiamo,da un
lato, alla recente approvazione in Consiglio Comunale del progetto di
edificazione di un nuovo centro commerciale in località Centi Colella
e, dall’altro lato, alla definitiva chiusura della residenza
universitaria della Caserma Campomizzi.
Come già denunciato dai Consiglieri di L’Aquila Coraggiosa,
Giannangeli e Rotellini, che hanno espresso voto contrario al progetto,
l’apertura di un nuovo polo commerciale in quel tratto della statale
17 appare del tutto irragionevole visto che nella zona sono già
presenti vari complessi (Aquilone, Globo Center, Panorama) all’interno
dei quali alcune attività fanno fatica a stare in piedi per mancanza di
sufficiente clientela. A questo progetto ci eravamo già opposti con
fermezza quando venne proposto nel 2020, e poi fortunatamente bocciato
per contrasti nella maggioranza. Un progetto che non apporterà nessun
reale beneficio a cittadini e cittadine (se non ai pochi costruttori
interessati), e che andrà invece ulteriormente a peggiorare il già
fosco quadro della cementificazione nella nostra regione, negli ultimi
anni stabilmente in testa alle tristi classifiche sull’incremento di
consumo di suolo in Italia (come da rapporto ISPRA-SNPA 2022).
Cementificazione che, in un quadro di cambiamento climatico sempre più
rapido, con eventi meteorologici estremi sempre più frequenti, appare
non solo anacronistica ma del tutto irresponsabile: cementificare
significa impermeabilizzare il suolo, favorendo quelle inondazioni
fulminee e distruttive (“flash floods”) di cui abbiamo avuto
l’ennesimo tragico esempio di recente in Emilia-Romagna.
Mentre dunque la Giunta Biondi continua sulla strada di uno sviluppo
insostenibile che avvantaggia unicamente i soliti gruppi
imprenditoriali, la Città perde, nell’indifferenza della Giunta
stessa, l’unica residenza universitaria pubblica ad oggi rimasta: la
Caserma Campomizzi. Le associazioni studentesche, UDU in testa, negli
ultimi anni avevano più volte richiamato l’attenzione dei vertici
comunali, regionali e dell’ADSU sul rischio che il ritorno della
Caserma all’Esercito lasciasse centinaia di studenti e studentesse in
difficoltà economica privi del sacrosanto diritto ad un alloggio
pubblico con servizi annessi. Come Circolo Sinistra Italiana L’Aquila
ci eravamo più volte uniti a tali appelli, insieme ad altri pezzi di
opposizione. Nessuno di questi appelli ha portato però le autorità
comunali e regionali ad attuare misure concrete per evitare questo
scenario. L’unica alternativa ad oggi presente sul tavolo è
rappresentata da un centinaio di posti letto nel complesso ATER di
Cansatessa, privo di mensa e sale studio, fortemente decentrato rispetto
alla maggior parte dei poli universitari e scarsamente servito dal
trasporto pubblico. Una “non-soluzione” che, insieme alla cronica
insufficienza del trasporto pubblico locale, renderà ancora più
difficile la vita a studenti e studentesse che continuano, nonostante
tutto, a scegliere L’Aquila per costruire il proprio futuro.
Come cittadini e cittadine dobbiamo fare mea culpa perché da troppi
anni vediamo svanire uno dopo l’altro tasselli di “bene comune”
senza opporci a sufficienza. Questa tendenza va invertita: i servizi
pubblici (sanità, edilizia scolastica, residenzialità universitaria,
trasporti, verde pubblico) devono tornare in cima alle priorità delle
istituzioni comunali e regionali, e noi continueremo a vigilare e far
sentire la nostra voce fino a quando non sarà così.
Francesco Cerasoli
Circolo Sinistra Italiana L’Aquila