09 Agosto 2023 - 17:02:15
di Vanni Biordi
Conferenza stampa nella sede romana del Ministero delle Imprese e del Made in Italy indetta dal ministro Adolfo Urso e dal sottosegretario Fausta Bergamotto. In questo incontro con la stampa è stato fatto il punto delle attività del dicastero, prima della pausa estiva.
Al ministero, che prima veniva percepito come ministero delle crisi, è stata impressa una vera e propria svolta nell’affrontare le crisi d’impresa. Sono stati cambiati, in questi mesi, obiettivo e metodo di lavoro. L’obiettivo è quello di salvaguardare l’impresa e il metodo è quello dell’efficacia e della trasparenza. In tutto questo sono stati coinvolti tutti le parti protagoniste: le aziende, i sindacati e le associazioni.
Il ministro Adolfo Urso ha rimarcato, più volte, il ruolo decisivo e fondamentale, nelle oltre 120 riunioni svolte fin qui, del sottosegretario Fausta Bergamotto nell’attività del dicastero. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy adesso punta sull’efficienza e sull’efficacia. I numeri parlano chiaro: sono tante le crisi risolte. Si tende a moralizzare e a rendere trasparente l’attività, a cominciare dai compensi che in alcuni casi definirli smisurati è un eufemismo bello e buono. Sui compensi milionari dei dirigenti è stato deciso di intervenire sul cumulo degli incarichi, per il semplice motivo che prima un dirigente ricopriva 70, 80 incarichi. Adesso hanno subito una drastica riduzione.
Non solo. Si è deciso di intervenire anche sulla durata degli incarichi, considerato che alcuni duravano a vita. Adesso è stato messo un limite: non più di tre anni. È semplice intuire che se allungo la durata degli incarichi, ne traggo maggior profitto. La tendenza è stata invertita: ora più tardi chiudi una procedura, meno compenso ottieni. È stata aggiunta anche la cosiddetta rotazione per evitare il cumulo degli incarichi. Per tutti la durata sarà di tre anni, con il relativo principio di valutazione. Totale trasparenza anche attraverso una banca dati dei commissari.
Ma la voce più rilevante riguarda il tavolo di monitoraggio, per cui oggi sappiamo, grazie al sottosegretario Fausta Bergamotto, quali sono i tavoli di crisi e soprattutto che i tavoli di crisi si sono ridotti a 34 e possono essere ridotti ancora di più grazie alle soluzioni che verranno applicate. Un esempio per tutti: l’azienda Ferosud era in crisi da 10 anni invece adesso la questione è in via di soluzione.
“Donna decisa e competente” dice dell’aquilana Fausta Bergamotto, il ministro Adolfo Urso, “tantissime riunioni (120 ndr) in questi mesi con sindacati, regioni, e imprese portate avanti con grande entusiasmo, perché il sottosegretario Bergamotto ha come priorità l’obiettivo di raggiungere la soluzione e di risolvere le crisi, accompagnata dalla struttura di crisi che si è appena costituita”, rimarca il ministro.
I risultati cominciano a concretizzarsi, ma è vero che c’è ancora molto da fare anche se gli investimenti in Italia sono cresciuti rispetto a Spagna, Francia e Germania, con sorpresa degli osservatori stranieri. Il Dicastero adesso vuole puntare sul turismo, per migliorare il pil e l’occupazione, anche a fronte di quello che sta accadendo. Su Stellantis di Atessa Urso ha detto che “l’approccio migliore e quello che si doveva fare tre anni fa. Invertire la tendenza con un aumento graduale della produzione in Italia fino al 2030, aumento nella ricerca e nello sviluppo, mappatura delle competenze e accordo di transizione che sia sostenibile, green e digitale”.
Entro settembre ci sarà il tavolo con sindacati, regioni e associazioni di categoria e con tutti questi attori si vorrà promuovere un accordo di sistema per un obiettivo ambizioso, grazie anche alle risorse del PNRR. 4 miliardi per la transizione, 2 miliardi per la filiera net zero, imprese che investono nel green, 1 miliardo e mezzo per l’energia rinnovabile per l’autoconsumo e quindi ridurre i costi ed, infine, il piano degli incentivi.