11 Agosto 2023 - 10:28:31
di Martina Colabianchi
È partito il presidio con raccolta firme organizzato dal sindacato Fesica-Confsal della provincia dell’Aquila a sostegno dell’internalizzazione dei servizi della Asl 1 di Avezzano-Sulmona-L’Aquila.
Il gazebo è stato allestito lo scorso mercoledì all’esterno dell’ospedale “San Salvatore” dell’Aquila, a pochi passi dall’ingresso centrale del nosocomio regionale aquilano ma a giorni, fa sapere il sindacato, sarà possibile firmare anche in altri punti di L’Aquila e provincia.
Le azioni da intraprendere erano state decise dopo un incontro tra il segretario provinciale Fesica-Confsal di L’Aquila Marcello Vivarelli, il neo delegato Fesica per gli amministrativi di cooperativa sociale Fabio Giurina e alcuni lavoratori precari che rischiano, concretamente, di perdere il lavoro con lo sblocco del concorso pubblico per 53 posti da assistente amministrativo, al cui bando sono state ammesse con riserva 7.500 persone.
Tante le firme già raccolte in questi giorni, tra cui quelle di diversi esponenti del mondo sanitario aquilano come Alessandro Grimaldi, responsabile della Unità Operativa Complessa (U.O.C.) di Malattie Infettive del Presidio Ospedaliero del capoluogo di regione abruzzese, responsabile del Dipartimento Medico Asl e segretario regionale dell’Anaao-Assomed, il più grande sindacato nazionale dei medici dirigenti.
“Si tratta – viene spiegato in una nota della segreteria provinciale aquilana di Fesica-Confsal – di una delle prime azioni che intende portare avanti la nostra sigla sindacale, l’unica a sostenere con forza l’unica soluzione per scongiurare la perdita del lavoro per centinaia di lavoratrici e lavoratori precari di cooperativa che, specie con lo sblocco del concorso pubblico per assistenti amministrativi, saranno mandati a casa dopo anni di esperienza e di sacrifici“.
“Ripetiamo, da soli, che l’unica soluzione è l’internalizzazione dei servizi – conclude la nota – ed è ora che la politica regionale e locale ci dia ascolto. Si tratta di una vicenda che rischia di deprimere ulteriormente l’occupazione nella nostra provincia, uno scenario che va evitato ad ogni costo“.