D’Alfonso (DEMOS): Elezioni regionali: ”il PD batta un colpo”.

24 Agosto 2023 - 18:31:02

Da quando si è tenuto il primo tavolo politico per la definizione della
coalizione progressista sono passati quasi due mesi. Da allora ci siamo
più volte riuniti per la definizione delle linee guida programmatiche.
In seguito avremmo dovuto dettagliarle con il candidato presidente che
andava individuato entro ferragosto. Voglio dare atto al capogruppo PD
Silvio Paolucci di aver assolto a pieno al suo impegno di coordinatore
del tavolo con serietà e correttezza ottenendo collaborazione e
contributi programmatici da tutte le forze presenti. Nel frattempo del
tavolo politico non si è avuta più notizia.

Sia noi come DEMOS che altre forze politiche non hanno avuto contatti
con la segreteria regionale PD che si era data il ruolo di
coordinamento. È difficile credere che tutta la stampa Abruzzese stia
complottando per screditare i vertici del PD regionale dando notizie
false e infondate. Credere, come se fosse un atto di fede ,alle smentite
del segretario regionale PD date attraverso post e messaggi ci risulta
altrettanto difficile.

Non potremmo tollerare che tra le forze politiche ci siano privilegiati
dai quali si accettano anche dictat e condizionamenti per noi
inaccettabili soprattutto se vengono da chi, appena ieri, si è
presentato con la destra per essere successivamente rinnegato.

Comunque vogliamo tanto credere che in tutto questo tempo non ci siano
stati tavoli paralleli perché alla luce dei non risultati e della
confusione che regna sulla , ormai incerta, futura alleanza coloro che
ne sarebbero stati i protagonisti o sarebbero degli sprovveduti o degli
incapaci.

Di tutto questo prima o poi dovremo parlarne sul tavolo politico, e
magari il coordinatore dello stesso ci illustrerà come mai si è
scavalcato ferragosto e non avendo avuto incontri su tavoli paralleli ne
bilaterali,come ci consta, vorrà metterci al corrente delle iniziative ,
tenute evidentemente fino ad oggi riservatissime, per :definire il
perimetro dell’alleanza,fare venire meno veti nei confronti di forze
disponibili a entrare nella coalizione, definizione del percorso per
designare il candidato presidente e soprattutto aver accuratamente
evitato iniziative per spostare le decisioni a Roma facendo della
nostra regione merce di scambio tra segreterie nazionali. Lo spazio per
recuperare il tempo perso,volevo dire passato ancora c’è ma se si crede
che la mitezza sia sinonimo di sudditanza si commette un grosso errore.
Chi fa politica per passione e spirito di servizio seguendo valori forti
e ben radicati e soprattutto non vive contando sulle indennità non si fa
condizionare da prove muscolari alquanto ridicole. Sia ben chiaro che se
l’obbiettivo è garantire percorsi e partite per le quali si mette a
conto anche una sconfitta, saremo noi a scegliere con chi perdere
perché,e lo ricordo anche a Marinelli, l’alternativa alla destra è
innanzitutto culturale, politica e di metodo, il metodo nel quale
avevamo creduto sin dal primo tavolo politico e ai successivi
programmatici. Adesso sta al PD dimostrare con i fatti che quella rimane
la strada maestra.