28 Agosto 2023 - 09:49:39
“Il sistema di accoglienza, come testimoniano le difficoltà che uniscono
tutti i Comuni, al di là del colore politico, è al collasso. È
assolutamente necessario che il Governo ascolti i Sindaci, che
intervenga per una reale pianificazione nazionale del sistema di
accoglienza e integrazione e che sostenga i Comuni con il potenziamento
delle risorse umane e finanziarie. Una delle priorità da affrontare è
quella dei minori non accompagnati, la cui accoglienza è di competenza
allo Stato. Così non si può andare più avanti, altrimenti rischiamo che
le tensioni sociali esplodano, con gravi conseguenze”.
Così il Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, che alla vigilia del
Consiglio dei Ministri, fissato per lunedì, interviene sulla difficile
situazione che si sta registrando, soprattutto negli ultimi mesi, per
quanto concerne l’arrivo in Italia di un numero sempre più elevato di
migranti. Una situazione che sta mettendo in forte difficoltà i Comuni,
con i sindaci compatti nel chiedere al Governo un intervento di sistema
al fine di evitare anche un aumento delle tensioni sociali.
“I dati del Viminale sono chiarissimi: da inizio anno sono arrivati in
Italia 101.386 migranti, contro i 48.940 migranti dello stesso periodo
del 2022, tra cui 10.286 minori non accompagnati. Uomini, donne e
bambini che con l’attuale sistema rischiano di restare sulle strade e
diventare preda di organizzazioni senza scrupoli – sottolinea il Sindaco
di Teramo – i Comuni, fino a oggi, non si sono mai tirati indietro ma è
sempre più difficile garantire una vera accoglienza di chi oggi arriva
nel nostro paese. Per questo chiediamo al Governo di ascoltare i
territori e lavorare insieme per pianificare un sistema di accoglienza e
integrazione che metta al centro la dignità della persona e consenta ai
Comuni di continuare ad offrire a queste persone un vero sostegno”.
Tante, per il primo cittadino, sono le questioni sul tappeto da
affrontare.
“Le misure adottate dal Governo fino ad oggi, purtroppo, non stanno
dando risposte concrete ai numerosi sbarchi. Quella che manca – prosegue
il Sindaco – è una politica dell’accoglienza sana e strutturale. Lo
dimostra la decisione di eliminare l’assistenza legale e la presenza
della figura dello psicologo nei Cas, (centri di accoglienza
straordinaria), che ha di fatto ridotto queste strutture a meri
dormitori, così come le condizioni insostenibili offerte nei bandi
pubblici per l’accoglienza”.
A creare ulteriori difficoltà, per il Sindaco D’Alberto, è anche la
circolare del ministro Piantedosi del 7 luglio 2023, che invita le
Prefetture a far uscire dai CAS quei migranti titolari di protezione che
sono in attesa del permesso di soggiorno senza attivare contestualmente
un percorso che ne assicuri l’ingresso nella rete Sai (sistema di
accoglienza e integrazione).
“Una decisione che rischia di lasciare per strada migliaia di persone –
prosegue il primo cittadino – aumentando le tensioni sociali e mettendo
di fatto i Comuni di fronte a una nuova emergenza senza che siano state
stanziate ulteriori risorse umane e finanziarie. Una situazione
aggravata dalla disparità di trattamento tra chi oggi arriva in Italia
attraverso il mare, con gli sbarchi, e i migranti che seguono la rotta
balcanica e che il più delle volte arrivano alla spicciolata”.
Un’emergenza quella dei migranti che sta affrontando, tra mille
difficoltà, anche il Comune di Teramo.
“In questi giorni stiamo registrando la presenza di molti migranti
provenienti dal Pakistan – spiega il Sindaco – che già da un mese circa
sono in attesa di entrare nel sistema di accoglienza. Come Comune,
ovviamente, non ci siamo tirati indietro e abbiamo immediatamente messo
in campo tutte le azioni di nostra competenza. Teramo vanta un sistema
di accoglienza diffuso non emergenziale (Sai) che, nonostante i tagli
drastici sia in termini di risorse, sia in termini di servizi, riesce
davvero a includere nuovi cittadini. Ma con questi numeri è sempre più
difficile andare avanti. Per questo chiediamo al Governo di dotare i
Comuni di risorse economiche adeguate e di coinvolgere i Sindaci,
all’interno di una regia nazionale che affronti il tema dell’accoglienza
in tutta la sua complessità”.
tutti i Comuni, al di là del colore politico, è al collasso. È
assolutamente necessario che il Governo ascolti i Sindaci, che
intervenga per una reale pianificazione nazionale del sistema di
accoglienza e integrazione e che sostenga i Comuni con il potenziamento
delle risorse umane e finanziarie. Una delle priorità da affrontare è
quella dei minori non accompagnati, la cui accoglienza è di competenza
allo Stato. Così non si può andare più avanti, altrimenti rischiamo che
le tensioni sociali esplodano, con gravi conseguenze”.
Così il Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, che alla vigilia del
Consiglio dei Ministri, fissato per lunedì, interviene sulla difficile
situazione che si sta registrando, soprattutto negli ultimi mesi, per
quanto concerne l’arrivo in Italia di un numero sempre più elevato di
migranti. Una situazione che sta mettendo in forte difficoltà i Comuni,
con i sindaci compatti nel chiedere al Governo un intervento di sistema
al fine di evitare anche un aumento delle tensioni sociali.
“I dati del Viminale sono chiarissimi: da inizio anno sono arrivati in
Italia 101.386 migranti, contro i 48.940 migranti dello stesso periodo
del 2022, tra cui 10.286 minori non accompagnati. Uomini, donne e
bambini che con l’attuale sistema rischiano di restare sulle strade e
diventare preda di organizzazioni senza scrupoli – sottolinea il Sindaco
di Teramo – i Comuni, fino a oggi, non si sono mai tirati indietro ma è
sempre più difficile garantire una vera accoglienza di chi oggi arriva
nel nostro paese. Per questo chiediamo al Governo di ascoltare i
territori e lavorare insieme per pianificare un sistema di accoglienza e
integrazione che metta al centro la dignità della persona e consenta ai
Comuni di continuare ad offrire a queste persone un vero sostegno”.
Tante, per il primo cittadino, sono le questioni sul tappeto da
affrontare.
“Le misure adottate dal Governo fino ad oggi, purtroppo, non stanno
dando risposte concrete ai numerosi sbarchi. Quella che manca – prosegue
il Sindaco – è una politica dell’accoglienza sana e strutturale. Lo
dimostra la decisione di eliminare l’assistenza legale e la presenza
della figura dello psicologo nei Cas, (centri di accoglienza
straordinaria), che ha di fatto ridotto queste strutture a meri
dormitori, così come le condizioni insostenibili offerte nei bandi
pubblici per l’accoglienza”.
A creare ulteriori difficoltà, per il Sindaco D’Alberto, è anche la
circolare del ministro Piantedosi del 7 luglio 2023, che invita le
Prefetture a far uscire dai CAS quei migranti titolari di protezione che
sono in attesa del permesso di soggiorno senza attivare contestualmente
un percorso che ne assicuri l’ingresso nella rete Sai (sistema di
accoglienza e integrazione).
“Una decisione che rischia di lasciare per strada migliaia di persone –
prosegue il primo cittadino – aumentando le tensioni sociali e mettendo
di fatto i Comuni di fronte a una nuova emergenza senza che siano state
stanziate ulteriori risorse umane e finanziarie. Una situazione
aggravata dalla disparità di trattamento tra chi oggi arriva in Italia
attraverso il mare, con gli sbarchi, e i migranti che seguono la rotta
balcanica e che il più delle volte arrivano alla spicciolata”.
Un’emergenza quella dei migranti che sta affrontando, tra mille
difficoltà, anche il Comune di Teramo.
“In questi giorni stiamo registrando la presenza di molti migranti
provenienti dal Pakistan – spiega il Sindaco – che già da un mese circa
sono in attesa di entrare nel sistema di accoglienza. Come Comune,
ovviamente, non ci siamo tirati indietro e abbiamo immediatamente messo
in campo tutte le azioni di nostra competenza. Teramo vanta un sistema
di accoglienza diffuso non emergenziale (Sai) che, nonostante i tagli
drastici sia in termini di risorse, sia in termini di servizi, riesce
davvero a includere nuovi cittadini. Ma con questi numeri è sempre più
difficile andare avanti. Per questo chiediamo al Governo di dotare i
Comuni di risorse economiche adeguate e di coinvolgere i Sindaci,
all’interno di una regia nazionale che affronti il tema dell’accoglienza
in tutta la sua complessità”.