29 Agosto 2023 - 11:45:31
di Martina Colabianchi
Il Comune di Avezzano conserva un sito archeologico di notevole valenza storica e architettonica.
Ci riferiamo ai Cunicoli di Claudio, opera idraulica di epoca romana costituita da un canale sotterraneo munito di cuniculi e pozzi che l’Imperatore fece costruire, tra il 41 e il 52 d.C., per prosciugare il lago Fucino che, a causa delle frequenti inondazioni sulle campagne circostanti, rendeva difficile la vita dei paesi marsicani e delle loro terre vocate all’agricoltura. L’opera è di grande valore se si pensa che rappresenta la più lunga galleria realizzata in tempi antichi.
Dal passato, però, tocca tornare al presente dove si presentano le solite problematiche legate alla necessità di una giusta valorizzazione di questi luoghi che, se dotati del corretto risalto, possono rappresentare un’importante leva per il turismo sul territorio. Per tutto il periodo estivo, però, non è stato possibile a scolaresche e visitatori, che avevano manifestato il proprio interesse, di visitare i Cunicoli che, così, restano un capolavoro dell’ingegneria romana sconosciuta a molti.
Le motivazioni che stanno alla base sono, come accade il più delle volte, di natura burocratica e si inseriscono in ataviche controversie tra gli enti preposti alla sua gestione: la Soprintentenza, in virtù di alcuni lavori di valorizzazione dell’opera finanziati dalla Camera di Commercio dell’Aquila ormai quattro anni fa, si rifiuterebbe di riconsegnare le chiavi del sito al Consorzio di Bonifica ovest a cui, invece, spetterebbe la gestione dopo la modifica della legge regionale nel novembre 2019.
Il dossier su valorizzazione e apertura definitiva dei Cunicoli di Claudio approda ora, di nuovo, in Municipio dove, su iniziativa dell’assessore Emilio Cipollone e del consigliere comunale Alessandro Pierleoni, sarà convocata una riunione già nella prossima settimana. Si punta a trovare una soluzione tra gli enti coinvolti nell’intricata vicenda con l’obiettivo di superare le aperture sperimentali e garantire fruibilità costante ad un’opera unica al mondo.
Da palazzo municipale, già qualche mese fa, era stata rilanciata una possibile soluzione prospettata al Consorzio di Bonifica Ovest e alla Sovrintendenza per aprire quotidianamente al pubblico il parco e superare le difficoltà dovute alla compresenza di soggetti istituzionali coinvolti, in una situazione normativa intricata.
Il comune, infatti, è proprietario del Parco archeologico mentre sulla proprietà dei cunicoli non ci sono certezze. Situazione che non ha aiutato fino ad ora ad assicurare una gestione unica, chiara e condivisa da tutti.
L’amministrazione comunale si era detta pronta, già ad inizio estate, a siglare un protocollo d’intesa per fissare le regole di collaborazione e affidare all’esterno, con bando, la gestione ad una realtà che potesse valorizzare un bene unico, rendendolo una vera attrazione turistica ed esaltandone le potenzialità. Proposta che, era stata rilanciata nella riunione del 22 maggio.
“L’appetibilità in termini turistici dell’opera non è in discussione – spiega il consigliere Alessandro Pierleoni – Ogni volta che si organizza una visita guidata, c’è il tutto esaurito. Abbiamo posto il problema della gestione perché ad oggi, secondo noi, nessuno dei soggetti coinvolti ha le risorse umane per garantire la valorizzazione effettiva del sito. Detto ciò, siamo disponibili a trovare soluzioni unitarie e condivise tra tutti gli attori coinvolti ma occorre ridare ai cittadini la possibilità di accedere ad uno spettacolo unico. È un obiettivo del mandato amministrativo e soprattutto un atto doveroso verso il territorio”.