02 Settembre 2023 - 10:34:07
di Martina Colabianchi
È il docente Bernardino Romano, 66 anni, l’escursionista tragicamente deceduto sul Sentiero del Centenario del Gran Sasso, la cui salma è stata recuperata stamattina dal Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico.
Professore ordinario di Pianificazione Territoriale e Tecnica Urbanistica, si era laureato in Ingegneria Civile all’Aquila nel 1983 con il massimo dei voti, svolgendo una tesi di laurea avente per oggetto la metodologia di studio per la pianificazione di un Parco Naturale Regionale e la sua applicazione al comprensorio del massiccio montuoso del Gran Sasso d’Italia.
Da anni studiava il fenomeno del consumo del suolo e della dispersione urbana, argomenti sui quali aveva scritto report per conto di Ispra.
Ed è proprio su quella montagna che amava che il docente ha trovato la morte, scivolando lungo un sentiero sul versante teramano.
Questo il messaggio di cordoglio dell’Università dell’Aquila, “casa” dei suoi brillanti studi:
“L’Università dell’Aquila con dolore e commozione comunica la triste notizia della improvvisa scomparsa di Bernardino Romano, professore ordinario di Tecnica e pianificazione urbanistica presso il Dipartimento di Ingegneria civile, edile-architettura e ambientale. Scienziato di elevato profilo, attentissimo alla tutela dell’ambiente e amante della montagna, il prof. Romano è stato maestro e guida per generazioni di colleghi e giovani ricercatori. Il Rettore esprime a nome di tutto l’Ateneo aquilano, sentimenti di profondo cordoglio alla moglie, Elena De Santis, alla figlia Lucia e a tutti i colleghi del dipartimento DICEAA“.
“Esprimo vicinanza e profondo cordoglio alla famiglia di Berardino Romano, deceduto a seguito di una caduta sul Gran Sasso. Le insidie che nasconde la montagna sono spesso imprevedibili anche per i più esperti degli escursionisti“.
Lo afferma il senatore Guido Liris.
“Capisco bene quanto sia doloroso perdere un proprio caro, per chiunque è vicino ai tanti che hanno pagato con la vita una passione – aggiunge – che purtroppo, negli anni, ha fatto registrare numerose vittime. Purtroppo anche i più esperti sono incorsi in situazioni rivelatesi fatali, ma questo non deve mai farci perdere di vista quanto sia importante mettere la sicurezza al primo posto“.
“Anche se a volte la prudenza non basta, bisogna sempre ricordare quanto sia importante guardare attentamente le previsioni meteo prima di intraprendere percorsi in alta quota. Voglio infine esprimere un sentimento di gratitudine nei confronti degli uomini del Soccorso alpino, sempre in prima linea in qualsiasi condizione“, conclude.