04 Settembre 2023 - 11:52:34

di Tommaso Cotellessa

Il direttore del dipartimento Dea (emergenza e Accettazione) della Asl di L’Aquila, prof. Franco Marinangeli è intervenuto sulla notizia relativa ad una presunta carenza di ambulanze nelle dimissioni ospedaliere. Marinangeli ha dichiarato quanto segue:

Nel 2022 le dimissioni effettuate con trasporto in ambulanza sono state 5024, di cui 1924 dai pronto soccorso, le altre dai reparti. Di queste 829 hanno riguardato pazienti in ADI. Relativamente all’ospedale di L’Aquila le dimissioni sono state 2160, di cui 556 dal pronto soccorso. Del totale 1843 dimissioni sono state fatte al proprio domicilio, le altre verso RSA, case di riposo o strutture riabilitative. Sempre riguardo al presidio aquilano del totale di 2160 dimissioni 738 sono avvenute attraverso Associazioni di volontariato e 1422 con equipaggio Asl.

Questi dati”, aggiunge Marinangeli, “dimostrano l’intensa attività di questa Asl per un servizio aggiuntivo che la ASL offre ai pazienti e che non trova riscontro in quasi nessuna altra azienda sanitaria d’Italia. ll servizio di ambulanze per il trasporto secondario dei pazienti dimessi dai reparti risponde ad una specifica regolamentazione che fa capo al sistema 118 che coordina il servizio con un volume di attività che evidenzia l’impegno e la professionalità di tutti gli operatori”.  “Sorprende, pertanto, che il servizio del Tg3 Rai Regione di ieri, primo settembre”, prosegue Marinangeli, “invece di elogiare la ASL perché fa un servizio in più per agevolare i pazienti e le loro famiglie, getta discredito sull’operato dei sanitari preposti alla gestione delle dimissioni ospedaliere. In esso trapela, per voce di alcuni dipendenti e volontari chiamati in causa dall’intervistatore, la tesi che gli ipotizzati ritardi nell’effettuazione delle dimissioni ospedaliere possano dipendere da mancati rimborsi alle Associazioni di volontariato. In merito, poi agli stessi contenuti del servizio, è d’obbligo ricordare per trasparenza di informazione che, dopo un iniziale ritardo nel pagamento di fatture dovuto all’attacco hacker di cui la ASL è stata vittima, già a partire da giugno scorso esso risulta assolutamente regolare e non vi è alcun contenzioso con le Associazioni, con le quali vi è un leale spirito di collaborazione. Se ritardi vi sono stati nelle dimissioni dei pazienti, cosa che sarà appurata nelle sedi appropriate per valutare la reale necessità del trasporto con ambulanza, la reale portata e le eventuali responsabilità, essi sono stati dovuti all’impegno delle stesse Associazioni nelle numerose iniziative legate alla Perdonanza celestiniana, molte delle quali hanno previsto la presenza di autoambulanze con i relativi equipaggi per garantire la pubblica sicurezza. “A scanso di equivoci”, conclude il responsabile Dipartimento Dea, “si sottolinea come il supporto al Servizio sanitario nazionale da parte delle Associazioni di volontariato, a cui vengono rimborsate le spese vive sostenute per il loro lavoro, è prassi consolidata. Ad esse vengono attribuite funzioni importanti ma flessibili, proprio in considerazione della possibilità di indisponibilità per motivi contingenti”