06 Settembre 2023 - 11:05:14

“I dati che collocano l’Abruzzo tra le regioni italiane più esposte per
quanto riguarda la diminuzione della popolazione giovanile – un calo del
15 per cento in dieci anni, rilevato dalla Cgia – sono allarmanti. La
questione merita un’attenzione prioritaria”: lo dichiara Daniele
Marinelli, segretario del Partito Democratico regionale.

Per Marinelli “il problema è radicato, nasce in un passato che non è
recente. Quello che costerna è l’assoluta mancanza dell’amministrazione
regionale: negli ambiti e nei settori in cui occorre agire per invertire
il trend, i cinque anni appena trascorsi sono stati completamente persi.
Le politiche industriali e per lo sviluppo economico, che producono
naturalmente effetti sull’occupazione, sono del tutto assenti, sebbene
la nostra sia una regione in cui la transizione ecologica non potrà che
avere effetti profondi, vista la centralità, ad esempio, del comparto
manifatturiero. La giunta regionale è ferma anche per quanto riguarda la
formazione, l’università e il diritto allo studio. I nostri atenei
registrano un’emorragia che fa il paio con quella in generale dei
giovani (trenta per cento di iscritti persi in dieci anni), figlia di
una totale sottovalutazione del problema: è del tutto inadeguata
l’offerta di residenze studentesche così come di sostegni a studentesse
e studenti. Quanto accade poi sulle infrastrutture, con la ferrovia Roma
– Pescara stralciata dal PNRR e quindi definanziata, lo stillicidio
della perdita o della diminuzione di collegamenti tra l’aeroporto
d’Abruzzo e le mete più significative in Italia e all’estero, non può
che costituire un ulteriore disincentivo alla presenza giovanile, in
quanto determina un grave costo in termini di facilità negli
spostamenti, crescita economica e opportunità. La preoccupazione del
Presidente Marsilio sembra essere soltanto quella di puntellare il
Governo Meloni, nel ruolo di dirigente politico del suo partito: il
sostegno al progetto folle dell’autonomia differenziata ne è l’esempio
più lampante. Se sarà approvato, farà perdere risorse e servizi
fondamentali su scuola, trasporti e sanità al Mezzogiorno e quindi anche
all’Abruzzo: ne farebbero le spese soprattutto le aree interne, una
parte significativa della nostra regione. Ancora una volta, i giovani
avrebbero ancora più difficoltà a realizzare un progetto di vita: chi
potrà continuerà, in misura sempre maggiore, ad andare altrove,
alimentando il declino dell’Abruzzo. Per tutte queste ragioni è
fondamentale, per cominciare a invertire la rotta, la partita delle
prossime elezioni: bisogna assolutamente voltare pagina e far prevalere
l’alternativa a questa disastrosa amministrazione regionale”.