07 Settembre 2023 - 16:04:16

di Tommaso Cotellessa

Si intitola (A)WHITE FLAG(S) il progetto legato ai cambiamenti climatici realizzato dall’artista Matteo Bultrini che sarà presentato giovedì 7 settembre e visitabile fino a domenica 10 settembre a L’aquila, nelle sale di Palazzo di Notar Nanni in via Bominaco 26.

L’opera incentrata sullo scioglimento dei ghiacciai riflette in questa prima esposizione la condizione in
cui versa il ghiacciaio del calderone del Gran Sasso
declassato oramai a neviera e prossimo allo scioglimento totale.

Il progetto si ispira al pensiero di Gregory Bateson e al suo celebre Verso un’ecologia della mente. Già nel 1970 infatti, durante la conferenza per il diciannovesimo Annual Korzybski Memorial del 1970, Bateson disse:

Ci troviamo davanti a un mondo che è minacciato non solo da vari tipi di disorganizzazione, ma anche dalla distruzione dell’ambiente e noi, oggi, non siamo ancora in grado di pensare con chiarezza ai rapporti che legano un organismo al suo ambiente”.

Bultrini colloca sul Calderone del Gran Sasso una bandiera bianca lunga otto metri come i metri di ghiaccio persi negli ultimi 20 anni proprio dallo stesso ghiacciaio. Non solo cambiamento climatico:

Una bandiera bianca che da simbolo di resa si trasforma in simbolo di risorgimento per questo e per tutti quei territori che, attraverso le modificazioni climatiche, devono fare i conti con lo spopolamento delle aree interne e le problematiche che esse comportano nella modifica del tessuto sociale” riflette l’artista. Citando ancora il sociologo, antropologo e psicologo britannico: “insieme con un organismo flessibile, si deve considerare anche un ambiente flessibile, poiché l’organismo che distrugge il suo ambiente distrugge sé stesso”.

Il progetto, concepito per essere collocato anche in altri luoghi “simbolo”, prevede inoltre una app per geolocalizzare le bandiere istallate. La performance è documentata oltre che dalla prima bandiera, dalla sequenza fotografica realizzata da Antonio Di Cecco e da una video-istallazione con le sonorità curate dal producer Guglielmo Mascio.