Sanità: Bucci (LEGA) "Il PD apre la campagna elettorale nel peggiore dei modi, bugie e tagliando posti di lavoro"
07 Settembre 2023 - 18:13:55
“Ancora una volta la sinistra attacca l’attuale governo regionale sulla
gestione della sanità pubblica dimenticandosi però che proprio loro sono
stati gli artefici di sanguinosi tagli, chiusure di reparti e interi
ospedali dimostrando comunque di non saper risolvere attuali problemi
presenti anche durante la loro gestione. Al contrario oggi con la
sinergia istituzionale con il Ministero della Salute è stato approvato
il piano sanitario regionale che garantisce comunque la sopravvivenza di
tutti i presidi ospedalieri da loro ampliamente falcidiati”. Cosi il
segretario provinciale teatino della Lega nonché primo cittadino di
Gamberale, Maurizio Bucci, che replica alle dichiarazioni dell’ex
assessore regionale alla sanità nel governo D’Alfonso, Silvio Paolocci,
e il segretario provinciale del PD, Leo Marongiu.
“Il duo Paolucci-Marongiu strumentalizzano la questione precari della
sanità e lo fanno solo per soffiare su problematiche, sperando così in
un facile aumento del consenso, senza però offrire soluzioni concrete
dimenticandosi anche i più elementari paletti giuridico-finanziari:
tetti di spesa e numero di interinali. È nell’interesse di tutti
salvaguardare i posti di lavoro e magari di stabilizzare lavoratori che
da tempo danno il loro grande contributo alla sanità teatina in modo
efficiente, ottimizzando tutte le risorse a disposizione”.
“Tra l’altro, come dichiara il Direttore Generale Schael, per garantire
i servizi nelle precedenti gestioni dell’Azienda, il personale era stato
assunto con procedure discutibili in attesa di un concorso che
permettesse assunzioni a tempo indeterminato. Anche per gli OSS c’è
stato un un livello di saturazione massimo rispetto a parametri
definiti. In buona sostanza per stabilizzarne 131 se ne dovrebbero
assumere complessivamente ulteriori 262 perché le stabilizzazioni
possono essere riservate al 50 per cento del personale da assumere. Si
arriverebbe pertanto a un totale di più di 750 OSS su complessivi 5 mila
dipendenti dunque l’asl della provincia di Chieti sarebbe un’Azienda
fatta di OSS. Una scelta che significherebbe penalizzare altre figure
professionali necessarie come medici, infermieri e tecnici. È questo
quello che vogliono i vari Paolucci, Marongiu e Taglieri? Tutto ciò
conferma una cosa sola: la sinistra, e il mondo ad essa afferente,
credono che gli abruzzesi e i teatini hanno l’anello al naso cercando di
proporre loro una ricetta che hanno già applicato e si è rilevata
fallimentare”. Conclude Bucci
gestione della sanità pubblica dimenticandosi però che proprio loro sono
stati gli artefici di sanguinosi tagli, chiusure di reparti e interi
ospedali dimostrando comunque di non saper risolvere attuali problemi
presenti anche durante la loro gestione. Al contrario oggi con la
sinergia istituzionale con il Ministero della Salute è stato approvato
il piano sanitario regionale che garantisce comunque la sopravvivenza di
tutti i presidi ospedalieri da loro ampliamente falcidiati”. Cosi il
segretario provinciale teatino della Lega nonché primo cittadino di
Gamberale, Maurizio Bucci, che replica alle dichiarazioni dell’ex
assessore regionale alla sanità nel governo D’Alfonso, Silvio Paolocci,
e il segretario provinciale del PD, Leo Marongiu.
“Il duo Paolucci-Marongiu strumentalizzano la questione precari della
sanità e lo fanno solo per soffiare su problematiche, sperando così in
un facile aumento del consenso, senza però offrire soluzioni concrete
dimenticandosi anche i più elementari paletti giuridico-finanziari:
tetti di spesa e numero di interinali. È nell’interesse di tutti
salvaguardare i posti di lavoro e magari di stabilizzare lavoratori che
da tempo danno il loro grande contributo alla sanità teatina in modo
efficiente, ottimizzando tutte le risorse a disposizione”.
“Tra l’altro, come dichiara il Direttore Generale Schael, per garantire
i servizi nelle precedenti gestioni dell’Azienda, il personale era stato
assunto con procedure discutibili in attesa di un concorso che
permettesse assunzioni a tempo indeterminato. Anche per gli OSS c’è
stato un un livello di saturazione massimo rispetto a parametri
definiti. In buona sostanza per stabilizzarne 131 se ne dovrebbero
assumere complessivamente ulteriori 262 perché le stabilizzazioni
possono essere riservate al 50 per cento del personale da assumere. Si
arriverebbe pertanto a un totale di più di 750 OSS su complessivi 5 mila
dipendenti dunque l’asl della provincia di Chieti sarebbe un’Azienda
fatta di OSS. Una scelta che significherebbe penalizzare altre figure
professionali necessarie come medici, infermieri e tecnici. È questo
quello che vogliono i vari Paolucci, Marongiu e Taglieri? Tutto ciò
conferma una cosa sola: la sinistra, e il mondo ad essa afferente,
credono che gli abruzzesi e i teatini hanno l’anello al naso cercando di
proporre loro una ricetta che hanno già applicato e si è rilevata
fallimentare”. Conclude Bucci