11 Settembre 2023 - 16:18:53

di Martina Colabianchi

Il piano di reingegnerizzazione della rete ospedaliera abruzzese è stato approvato dal Ministero della Salute. Questa mattina, infatti, è stato trasmesso dal Comitato Lea il verbale di approvazione della nuova rete ospedaliera.

Della rete ospedaliera regionale si parla al punto 3 del verbale, in cui è riportato:

Si propone che venga approvata la Rete ospedaliera della Regione Abruzzo, fermo restando che la programmazione del numero massimo di strutture complesse (…) sarà rivalutata una volta che questo Comitato avrà approvato il metodo di calcolo dei punti di erogazione privati”.

La nuova programmazione regionale prevede, tenendo conto dei criteri di efficienza e di complementarietà di discipline in relazione ai bacini di utenza, la seguente classificazione dei presidi:

  • 4 ospedali (L’Aquila, Pescara, Chieti, Teramo) con funzioni hub per le reti tempo dipendenti (rete stroke, politrauma/trauma maggiore, rete emergenze cardiologiche estese);
  • 4 ospedali di primo livello (Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto);
  • 6 ospedali di base (Ortona, Popoli, Penne, Atri, Giulianova e Sant’Omero);
  • 2 presidi di area disagiata, sedi di pronto soccorso (Castel di Sangro e Atessa).

Grande soddisfazione espressa dall’assessore alla Salute, Nicoletta Verì:

“Si trattava dell’ultimo passaggio che fa seguito ai pareri positivi già espressi nei mesi scorsi dai tavoli tecnici ministeriali. Sono trascorsi oltre 2 anni dall’adozione della prima delibera di giunta, approvata a luglio 2021: un tempo che è stato impiegato per compiere tutti gli adempimenti amministrativi e burocratici necessari a validare la rete, in modo da poterla calare nel nostro contesto regionale. Vorrei sottolineare che è la prima volta che questo avviene, perché in passato nessuna proposta di riordino aveva completato l’iter ministeriale. Un traguardo che ci riempie di orgoglio e che siamo riusciti a centrare grazie ad un intenso lavoro di squadra, che ha visto protagonisti il presidente Marsilio, il direttore dell’Agenzia sanitaria Pieluigi Cosenza, il direttore del Dipartimento Claudio D’Amario e tutto il personale della Regione e delle Asl che ha collaborato a questa sfida”.

Il governo regionale, spiega sempre Verì, “ha ottenuto l’apertura di un confronto sui parametri del DM 70, che non possono essere applicati pedissequamente allo stesso modo nelle aree metropolitane e nei territori a scarsa densità abitativa. E questo aspetto è fondamentale per gli atti di programmazione sanitaria non solo dell’Abruzzo, ma di tutte le Regioni italiane più piccole“.

Tutti i pareri ministeriali saranno adesso riuniti in una nuova proposta di delibera di giunta regionale, che andrà ad integrare la 463 del 2021.

Un altro grande risultato è stato centrato da questo governo regionale con l’approvazione della rete ospedaliera da parte del Ministero della Salute che va annoverato tra gli obiettivi più ambiziosi che ci eravamo posti – dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Massimo Verrecchia. L’Abruzzo, quindi, potrà finalmente compiere un decisivo cambio di passo non solo a livello di strutturale ma anche, e soprattutto, di offerta sanitaria per tutti i cittadini. Ancora una conferma della concretezza di Fratelli d’Italia e del governo Marsilio che mantengono gli impegni presi con gli abruzzesi e pongono un ulteriore importante tassello per il futuro dell’Abruzzo, per il quale continueremo a lavorare con determinazione“.

Oltre le parole, in politica esistono i fatti e l’approvazione della nuova rete ospedaliera dell’Abruzzo è un risultato storico che smentisce ogni cassandra, frutto di un lavoro impegnativo portato avanti sin dal giorno dell’insediamento della giunta Marsilio, di cui mi onoro di aver fatto parte, e di sapienti scelte anche in materia di bilancio“. È il commento del senatore di Fratelli d’Italia Guido Liris.

Si tratta di uno strumento di pianificazione essenziale anche per sbloccare interventi di edilizia sanitaria, indispensabile a dare nuove risposte alle esigenze dei territori a partire da quelli dell’entroterra”, rileva il parlamentare, “rimettendo al centro del dibattito, anche nazionale, la necessità di una sanità territoriale che, dal d.m. 70 (il cosiddetto Lorenzin) in poi, ha sempre penalizzato le aree interne e montane. Nonostante questo, abbiamo fatto tutto quello che potevamo rispetto alle norme in vigore“.

È una partita che nessuno prima d’ora era riuscito a chiudere, un ulteriore risultato che conferma il grande lavoro svolto dal centrodestra con il quale ci ripresenteremo all’elettorato tra pochi mesi, convinti di un risultato che non può che confermare la fiducia nei confronti della nostra compagine“, conclude Liris.

Non tardano ad arrivare, però, anche le critiche dall’opposizione: “Un’approvazione per ogni stagione. La nuova rete ospedaliera abruzzese sembra essere diventata “l’Evergreen” della propaganda di centrodestra. Sulla stampa, infatti, leggiamo grandi paroloni di autocelebrazione, ma nella realtà dei fatti arrivano gli ennesimi correttivi per un documento che la Giunta dovrà riscrivere per poi far iniziare l’iter di discussione in Consiglio regionale e inviarlo ai tavoli ministeriali. Perché, forse la Verì e i suoi fan dimenticano, siamo in un Paese democratico e la nuova Rete ospedaliera senza l’ok del Consiglio regionale non va da nessuna parte – ad affermarlo è il capogruppo del M5S Francesco Taglieri, che continua – a ora non c’è nulla di concreto. Anche perché, si dimenticano di dire che non c’è stata alcuna condivisione o confronto all’interno del Consiglio regionale, laddove cioè vengono riportate le istanze degli abruzzesi, di cui noi Consiglieri siamo portavoce e dove la Rete deve passare per la sua approvazione. L’arroganza di questo Governo regionale è nota a tutti, eppure speravamo che, vista l’importanza della posta in palio, per una volta agisse in maniera più trasparente e responsabile. E soprattutto che invece della solita annuncite dimostrassero ascolto e attenzione ai territori“.

Sia chiaro che a oggi non c’è alcuna rete ospedaliera approvata ed è bene ricordare che, attualmente, non c’è alcun piano sanitario vigente. Una gestione della sanità totalmente fallimentare, dunque. La bozza del 2021 ha mortificato l’intero Abruzzo, creato disequilibrio tra le provincie e umiliato interi territori, non prendendo assolutamente in considerazione le aree interne. Ecco perché torniamo a chiedere a gran voce una reale condivisione della bozza sulla rete ospedaliera. Se il Presidente Marsilio e la sua Giunta pensano di imporci un documento senza alcuna condivisione sono fuori strada: non accetteremo passivamente questa azione politica, ben consapevoli del fatto che la prossima Rete sarà quella che tutti gli abruzzesi dovranno vivere nei prossimi cinque anni“.

Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia hanno massacrato la sanità pubblica e basta recarsi in un qualsiasi CUP o in un ospedale per toccare con mano quanto alle chiacchiere autocelebrative del Centrodestra si contrapponga una realtà completamente opposta, fatta di disservizi, rallentamenti e utenti costretti a recarsi addirittura fuori regione per effettuare esami diagnostici. Quindi consiglio all’Assessore Verì di abbassare i toni della propaganda e di iniziare a lavorare in Consiglio regionale, che è il luogo preposto. Come sempre fatto in questi anni, lotteremo fino alla fine per dare agli abruzzesi una sanità pubblica efficiente” conclude.