12 Settembre 2023 - 16:38:22

“Sulla nuova rete ospedaliera il centrodestra regionale continua a
gettare fumo negli occhi degli abruzzesi: ancora un annuncio, il terzo
in tre mesi, con il quale propagandare l’ennesima fantomatica
approvazione da parte del Ministero ma la realtà è che, ad oggi, non c’è
nulla di concreto se non il fatto che, da cinque anni a questa parte gli
abruzzesi – costretti a subire continui tagli e disservizi – non hanno
né una rete ospedaliera né, soprattutto, un piano sanitario. Inoltre non
c’è stata alcuna condivisione o confronto all’interno del Consiglio
regionale, laddove cioè la rete ospedaliera diventa Legge della Regione
Abruzzo e dove vengono riportate le istanze dei cittadini di cui noi
Consiglieri siamo portavoce. Nessuna possibilità di dialogo, nessun
confronto, nessuna possibilità di correggere gli errori di Marsilio e
del suo assessore Verì: l’arroganza di questo Governo regionale è nota a
tutti, eppure speravamo che, vista l’importanza della posta in palio,
per una volta agissero in maniera più trasparente e responsabile”.

Lo afferma il Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Giorgio
Fedele.

“Arrivati al terzo annuncio consecutivo, ed a sei mesi dalle elezioni
regionali, tutti quanti esigiamo di conoscere il contenuto della bozza
in questione al fine di tutelare i diritti e le esigenze dei cittadini
abruzzesi. Il Presidente Marsilio e l’Assessore Verì non possono
continuare a nascondere i loro propositi e obiettivi, pretendiamo
chiarezza circa le reali intenzioni di questo centrodestra
nell’organizzare la sanità regionale che, arrivati a fine legislatura,
possiamo bollarla come fallimentare. Di bozze, finora, abbiamo visto
solo quella del 2021, ed era tutt’altro che soddisfacente. Come sempre
in questi cinque anni di malgoverno regionale la Asl1 è stata relegata
al ruolo di fanalino di coda: i disagi e i disservizi sono sempre di
più, dalle liste d’attesa infinite alle carenze di personale fino alla
mancanza, in diverse circostanze, di forniture farmaceutiche ed
ospedaliere. A ciò si aggiunga l’hackeraggio – di cui continuiamo a
subire ancora le conseguenze – che ha amplificato quanto sopra
descritto, e si avrà un quadro drammatico della sanità nella provincia
dell’Aquila”.

“L’unica certezza che abbiamo sulla rete ospedaliera è l’inaffidabilità
di Marsilio dimostrata nel caso di Tagliacozzo”, aggiunge Fedele. “Dopo
la protesta popolare per la cancellazione del codice ministeriale del
presidio ospedaliero cittadino, sfilando in una indecorosa passerella
elettorale, i rappresentanti regionali del centrodestra hanno
distribuito ad amministratori comunali e cittadini una sfilza di
promesse e rassicurazioni. Qualche settimana dopo, di tutta risposta, la
riabilitazione cardiologica del presidio tagliacozzano, l’unica pubblica
di tutta la provincia dell’Aquila, è stata declassata da “unità
complessa” a “unità semplice” con tutto ciò che comporterà in termini di
servizi erogati. Un atto scellerato che ha smentito in un colpo solo
tutte le promesse di potenziare Tagliacozzo”.

Prosegue il Consigliere Fedele “i cittadini sono stremati, non tutti
hanno la possibilità di attendere i tempi della sanità pubblica e così
sono costretti a rivolgersi al privato. Chi non ha risorse economiche
per farlo, rinuncia alle cure o, nella migliore delle ipotesi, spera di
ritagliarsi un posto nelle lunghissime liste d’attese. È inaccettabile.
Sono anni che denuncio queste gravità, e di certo non ho intenzione di
fermarmi adesso che la crisi è più viva che mai. Questo centrodestra ha
disatteso ogni annuncio o promessa, si è rivelato incapace di redigere
un piano piano di rete ospedaliera che colmasse i diversi gap presenti
sul territorio e che potesse risollevare l’offerta sanitaria della Asl1.
Uno schiaffo continuo al dolore dei cittadini. Se il Presidente Marsilio
e la sua Giunta pensano di imporci la loro visione sono fuori strada:
non accetteremo passivamente questa azione politica, ben consapevoli del
fatto che la prossima rete ospedaliera sarà quella che tutti gli
abruzzesi dovranno vivere nei prossimi cinque anni. Esigiamo
trasparenza, pretendiamo dialogo e non accetteremo alcuna scusa per
approvare la rete ospedaliera a scatola chiusa. I Consiglieri regionali
hanno il diritto-dovere di modificare la proposta di rete ospedaliera
del Governo regionale in funzione dei reali bisogni di cittadini e
territori” conclude.