12 Settembre 2023 - 17:40:40

di Tommaso Cotellessa

Il Partito Democratico dell’Aquila , dopo le polemiche del palco di Collemaggio che hanno animato la città, a Perdonanza finita muove le sue critiche riguardo la gestione del prato antistante la Basilica. A dir la verità è il prato stesso dar vita alle critiche dato che, come testimoniano le foto, decisamente non è uscito indenne dalle iniziative che ha ospitato.

Dai la cera, togli la cera… dai la cera, togli la cera…” è con parole del maestro Miyagi del film cult ‘Karate Kid’ che il PD apre il suo comunicato, ironizzando sulla gestione del comune. Ma dopo l’ironia i dem attaccano con decisione la Giunta comunale tacciandola di “schizofrenia amministrativa” e di essere guidata solo da tensioni propagandistiche. Di seguito il comunicato a firma PD L’Aquila

“Soldi, soldi e ancora soldi, questo è il punto; stamane il prato è di nuovo chiuso e oggetto di altri interventi, viste le condizioni in cui è stato lasciato a seguito dei concerti estivi: le immagini parlano per noi.

Eravamo stati facili profeti: la schizofrenia amministrativa della Giunta comunale, tra pavimentazioni impossibili da pulire e prati da rivitalizzare, non sta producendo altro che un incredibile spreco di risorse pubbliche, migliaia e migliaia di euro gettati al vento per alimentare la continua propaganda del sindaco e che potevano essere investiti per assicurare migliori servizi alle cittadine e ai cittadini dell’Aquila.

Erano già stati spesi migliaia di euro per rifare il prato di Collemaggio, prima che venisse completamente devastato dai concerti dell’edizione 2022 della Perdonanza. A quel punto, l’amministrazione ha deciso di stanziare altre risorse, ingentissime, per rifarlo di nuovo, con i lavori durati quasi un anno che hanno precluso l’accesso all’area nell’anno giubilare concesso dal Papa.

Ricordiamo sommessamente che il prato è un tutt’uno con la Basilica, anzi apre lo sguardo proprio per ammirarne a pieno la straordinarietà; averlo chiuso alla fine della scorsa estate ha rovinato l’immagine della Basilica di Collemaggio nell’anno che l’avrebbe dovuta celebrare nel mondo.

Ma che importa!

La tensione propagandistica dell’amministrazione ha spinto il sindaco a chiedere alla Soprintendenza persino di ridurlo, di mutilarlo quel prato tanto caro agli aquilani, pur di poter organizzarvi altri concerti; per fortuna, almeno su questo la silente Soprintendenza, distratta su alcune questioni e particolarmente solerte su altre, si è opposta.

Non è bastato, però.

Si è fatto di tutto per terminare i lavori prima della Perdonanza 2023, e pur di poter realizzare il palco del Perdono e di avere il prato verde in occasione dei concerti, si sono investiti altri soldi – quasi 70mila euro – per coprirlo con la plastica, così da non rovinarlo di nuovo. Almeno, questo era stato promesso.

Non è andata così.

Ci auguriamo davvero si possa intervenire per rinvigorirlo: l’incapacità amministrativa però, la mancanza di programmazione ha comportato l’ennesimo sperpero di risorse pubbliche. 

È ora di dire basta!”