Salario minimo legale, al via raccolta firme nella Marsica. Fedele (M5S): "Rispettare la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori"

15 Settembre 2023 - 17:53:37

SALARIO MINIMO LEGALE, AL VIA LA RACCOLTA FIRME NELLA MARSICA. FEDELE
(M5S): “RISPETTARE LA DIGNITÀ DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI”

Prenderà il via domani, domenica 17 settembre da Avezzano, il tour del
Movimento 5 Stelle per raccogliere, nei principali centri della Marsica,
le firme a sostegno della proposta di legge per istituire il salario
minimo legale.

Per l’occasione sarà possibile firmare dalle 10 alle 13 e dalle 16.30
alle 19.30 nella centrale Piazza Risorgimento ad Avezzano dove sarà
allestito un gazebo all’angolo tra via Corradini e via Marconi. Nel fine
settimana successivo sarà la volta di Tagliacozzo, sabato 23 settembre,
e Celano, domenica 24 settembre.

“Il riconoscimento del salario minimo legale rappresenterebbe quella
concreta azione a sostegno della dignità umana e professionale delle
lavoratrici e dei lavoratori italiani di cui si ha urgentemente bisogno.
A partire da questo weekend saremo in piazza, con il nostro gazebo, per
raccogliere le firme con le quali chiedere al Governo Meloni di
introdurre questa misura, ormai irrinunciabile”. Il consigliere
regionale Giorgio Fedele interviene così sull’imminente campagna di
raccolta firme del Movimento 5 Stelle.

“Mentre tutto aumenta, si calcola che siano quasi quattro milioni gli
italiani che oggi sono sottopagati, ma questo centrodestra è più
interessato a ripristinare i vitalizi per ex parlamentari e parlamentari
che non ad andare incontro alle reali esigenze di persone e famiglie.
Speravano nell’estate per fare cadere nel dimenticatoio questa nostra
proposta, ma sono dieci anni che ci spendiamo per chiederne
l’introduzione. Nella maggior parte dei Paesi europei è presente un
salario minimo legale, anche nella Germania che spesso viene presa a
modello. I diritti e la dignità dei lavoratori e delle lavoratrici non
può essere sempre sacrificata a vantaggio di chi ha di più. È
inaccettabile lavorare e restare poveri. La presidente Meloni ha
inaugurato una nuova stagione di lacrime e sangue, che sarà pagata
sempre dai più deboli. Noi non ci stiamo”, conclude Fedele.