16 Settembre 2023 - 17:44:01
di Marco Giancarli
Oltre 100 firme in poco più di due ore sono state raccolte, stamane, al banchetto organizzato dal Partito Democratico dell’Aquila nel centro storico della città a sostegno della proposta di legge per l’istituzione del salario minimo.
Una campagna, quella lanciata dai Dem nelle piazze e sul web, che sta avendo un grande successo, segno della importanza di un tema che tocca la ‘carne viva’ di cittadine e cittadini.
“Le parole ‘lavoro’ e ‘povero’ non possono più stare nella stessa frase”, sottolinea il segretario cittadino del Pd Nello Avellani.
“Più di tre milioni e mezzo di persone in Italia, poveri anche se lavorano, beneficerebbero della proposta di legge unitaria sul salario minimo delle opposizioni, che rafforzerebbe la contrattazione collettiva fissando il salario minimo legale a 9 euro lordi l’ora”.
Dopo mesi di battaglia in parlamento e fuori, però, il Governo continua a prendere e perdere tempo, evocando argomenti pretestuosi per rinviare la discussione, senza dare alcuna risposta.
“Non possiamo più aspettare. Sotto la soglia dei 9 euro lordi all’ora si deve parlare di sfruttamento e non di lavoro. D’altra parte, dobbiamo dire basta ai contratti pirata, ai subappalti selvaggi, alle esternalizzazioni che servono a tenere il lavoro precario e i lavoratori sottopagati. Per questo, partecipiamo con grande forza alla battaglia per l’istituzione del salario minimo”.
La proposta di legge fa due cose fondamentali e riguarda dipendenti e autonomi: rafforza la contrattazione collettiva, perché fa valere verso tutte le lavoratrici e i lavoratori di un settore la retribuzione complessiva prevista dal contratto collettivo firmato dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative (in questo modo, si contrastano i contratti pirata); fissa una soglia di 9 euro lordi all’ora, appunto, come minimo tabellare, sotto la quale nemmeno la contrattazione collettiva può scendere.
“In Italia c’è una questione salariale generale: si resta poveri e si vive con molta fatica pur avendo un lavoro”, ribadisce Rita Innocenzi, sindacalista, responsabile lavoro del Pd L’Aquila.
“La proposta di un salario minimo è un primo passo e dice una cosa semplice e chiara: ogni persona impegnata in un’attività lavorativa non può guadagnare meno di 9 euro l’ora. Una norma di questo tipo fatta bene ed unita a una legge sulla rappresentanza contro i contratti pirata, non potrà che essere un miglioramento, in particolare per gli ultimi dei quali non ci si occupa mai abbastanza”.
“Nella Sanità, nel sociale, nei servizi pubblici devono essere garantiti i Livelli Essenziali di Assistenza e di Prestazioni”, conclude Innocenzi “ecco, nel Lavoro vanno garantiti i livelli essenziali di salario e di diritti”.