18 Settembre 2023 - 18:56:36

di Martina Colabianchi

Diventerà un centro sociale ricreativo e residenziale per i diversamente abili l’ex palestra di via Antinori, nel centro storico dell’Aquila: è quanto deciso dal Consiglio comunale che ha approvato, all’unanimità, la deliberazione con la quale viene dato il via libera al progetto.

La valorizzazione del compendio immobiliare – ha osservato l’assessore alla Ricostruzione pubblica, il vicesindaco Raffaele Danielediscende dal fatto che sarà possibile dare consistenza al progetto del Dopo di Noi non solo attraverso l’ex palestra, ma anche per il fatto che l’edificio su tre livelli che si trova a fianco, per via dei riacquisti post sisma in sostituzione degli alloggi distrutti, con la contestuale cessione di questi ultimi al Comune, è quasi interamente di proprietà del nostro ente. Per cui la residenzialità sarà assicurata in tali appartamenti e l’ex palestra sarà un centro di aggregazione per i diversamente abili”.

Soddisfatto il consigliere comunale Pd Stefano Palumbo:

“Dopo 6 lunghi anni d’attesa dall’avvio dell’iter avvenuto sotto l’amministrazione di centrosinistra, il consiglio comunale ha dato finalmente il via libera al progetto esecutivo per la realizzazione di un centro sociale, ricreativo e residenziale destinato a persone con disabilità a Via Antinori. Uno spazio che anche e soprattutto per la sua localizzazione, nel cuore del centro storico, punta a diventare un luogo di inclusione e di condivisione.  Ma ancor di più, rappresenta il coronamento di un sogno portato avanti dal compianto Adriano Perrotti, protagonista insieme ad altri, nell’immediato post sisma, di una raccolta fondi destinata alla realizzazione di una struttura per il “dopo di noi”. Dell’importo di circa 1,7 milioni preventivato per l’intervento ben il 70% trova infatti copertura grazie a quell’iniziativa di crowdfunding e all’instancabile lavoro di chi si è battuto per favorire l’autonomia, il benessere e la piena inclusione sociale delle persone con disabilità”.

Gli altri ordini del giorno approvati in Consiglio

L’Aula ha fornito l’assenso all’ordine del giorno sulla tutela dei diritti dei lavoratori nel processo di internalizzazione delle attività di contact center multicanale verso l’utenza in Inps servizi (firmatari, Paolo Romano, L’Aquila Nuova, e Gianni Padovani, 99 L’Aquila). Con tale documento, il Consiglio impegna il sindaco e il presidente dell’Assemblea a porre in essere tutte le azioni “utili e celeri” per garantire la giusta tutela di tutta l’occupazione cittadina interessata dall’internalizzazione del contact center dell’Inps, anche attraverso la costituzione di una delegazione comunale, incontrando i ministri preposti e il commissario Inps, così da costruire un percorso istituzionale adeguato alla soluzione delle criticità.

Approvato anche l’ordine del giorno (prima firmataria, Maria Luisa Ianni, Fi) con il quale sindaco e giunta vengono impegnati a intitolare una piazza o una via a Silvio Berlusconi “per rendere il giusto omaggio – è scritto nel documento – a un uomo che, con i fatti, ha dimostrato grande vicinanza alla nostra comunità e alle nostre famiglie”. L’ordine del giorno chiede anche di valutare la possibilità di riconoscere a Berlusconi la cittadinanza onoraria postuma.

Sempre su proposta della consigliera Ianni, il Consiglio ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno (firmato anche da Laura Cococcetta, L’Aquila Futura, Daniele D’Angelo, Noi Moderati, e dal presidente dell’Assemblea, Roberto Santangelo) con il quale sindaco e giunta vengono invitati a richiedere al Centro turistico del Gran Sasso di provvedere alla trasformazione dei contratti delle unità di personale part time verticale. Nello specifico – spiega il documento – i contratti a 10 mesi dovrebbero essere trasformati a 12 mesi, mentre quelli a 6 mesi dovrebbero essere portati a 10 mesi.

Via libera all’unanimità anche all’ordine del giorno (Daniele Ferella e Alessandro Maccarone, Lega, con emendamento firmato anche da Massimo Scimia, il Passo possibile) per favorire, d’intesa con Rfi, la chiusura del passaggio a livello della frazione di Monticchio, con la realizzazione di un sottopasso che sbocchi a via dell’Industria, stralciando anche l’ipotesi di adeguamento di via dell’Aquila fino alla frazione di Onna, per evitare che “i mezzi pesanti vadano a procurare possibili danni in termini di sicurezza stradale per raggiungere il sottopassaggio di Onna”.

La seduta è andata deserta sulla votazione all’ultimo punto all’ordine del giorno, la mozione sulla condanna della pratica del cosiddetto utero in affitto (Leonardo Scimia, Fdi, e altri), quando è stata rilevata la presenza di 15 consiglieri, insufficienti per garantire la prosecuzione della seduta.

In apertura dei lavori, su proposta del consigliere Romano, l’Assemblea ha osservato un minuto di raccoglimento per la scomparsa di Andrea Tarquini, che, tra l’altro, fu amministratore comunale del Centro Turistico del Gran Sasso.