21 Settembre 2023 - 17:07:21

di Tommaso Cotellessa

A seguito degli approfondimenti delle scorse settimane, fra i quali citiamo il reportage del nostro giornale e de LAQTV, è tornato al centro del dibattito pubblico il tema delle carenze del trasporto ferroviario in Abruzzo, sull’onda di questioni come la mobilità sostenibile e servizi di treni a lunga percorrenza.

Oggi la CGIL proseguendo il percorso iniziato con la carovana dei diritti ed altre iniziative aggiunge al dibattito il confronto fra i servizi erogati nella regione e Abruzzo e quelli erogati nella regione Marche, ne viene fuori che la differenza è abissale.

Il primo caso preso in analisi riguarda la differenza di condizioni fra Giulianova e San Benedetto Del Tronto, due località turistiche le cui stazioni ferroviarie distano tra di loro poco più di 30km. Ebbene, come riporta il sindacato nella nota, a Giulianova oggi transitano e sostano appena 4 treni a lunga percorrenza e che peraltro diventeranno solo 2 con l’entrata in vigore dell’orario invernale prevista per il prossimo 10 dicembre. Un trattamento assai diverso rispetto alla vicina città marchigiana dove invece persistono ben 12 fermate giornaliere. E tutto ciò accade senza che vi siano apparenti motivazioni e giustificazioni oggettive sia in termini di densità abitativa (la provincia di Teramo ha una popolazione superiore a quella della provincia di Ascoli Piceno) che in termini di attrazione turistica (statisticamente ad Ascoli Piceno può contare su 2 milioni circa di presenze turistiche annue contro gli oltre 3 milioni di Teramo.

Il secondo caso posto in esame riguarda il confronto fra Pescara e Ancona. Nella stazione di Pescara infatti attualmente si fermano 22 treni a lunga percorrenza contro i 26 di Ancona, facendo emergere anche in questa circostanza una penalizzazione verso la Regione Abruzzo.

Allargando il ragionamento e l’analisi su scala regionale scrivono i sindacalisti emerge che pur in presenza di una sostanziale equità che attiene sia la densità di popolazione (seppur con un modesto vantaggio marchigiano) che il numero complessivo di fruitori dei servizi ferroviari sia in Abruzzo che nelle Marche, le fermate in Abruzzo dei treni a lunga percorrenza (Frecciarossa ed Intercity) sono appena 28 contro i ben 66 che vengono assicurate nelle stazioni ferroviarie marchigiane.

Questa situazione di iniquità ingiustificabile e, per certi versi, inaccettabile,” scrivono i sindacalisti “crea un’indubbia penalizzazione ai cittadini abruzzesi soprattutto per raggiungere la destinazione di Bologna che rappresenta l’hub più vicino per collegarsi alla rete di alta velocità ferroviaria. Viceversa i cittadini marchigiani oltre ai treni a lunga percorrenza possono raggiungere più facilmente e direttamente l’hub di Bologna utilizzando anche con tempi ragionevoli di percorrenza gli stessi treni regionali. Le responsabilità di questa iniqua offerta ferroviaria sono da imputare a Trenitalia e soprattutto alla classe politica regionale che si è sempre considerata estranea all’argomento e non ha mai saputo pretendere una equa e corretta offerta ferroviaria alla pari delle regioni similari Speriamo che in fase di proroga del Contratto di Servizio con Trenitalia la classe politica ponga come richiesta anche una migliore offerta commerciale dei treni a lunga percorrenza e che Trenitalia accetti colmando un gap regionale ormai inaccettabile.”