21 Settembre 2023 - 17:47:00
di Tommaso Cotellessa
Il dibattito nazionale si è focalizzato su un acronimo per molti sconosciuto, da giorni infatti fra gli uffici del Ministero e quelli degli enti locali non si fa altro che parlare di CPR, ovvero i Centri per il Rimpatrio per la gestione dei flussi migratori.
Sono proprio questi ultimi a rappresentare la soluzione individuata dal Governo Meloni per gestire i migranti pervenuti in Italia. Si tratta di strutture all’interno delle quali verranno collocati gli immigrati clandestini in attesa di esecuzione di provvedimenti di espulsione e dunque di rimpatrio.
Attualmente i CPR attivi in Italia sono dieci ma il Ministro dell’Interno Piantedosi ha annunciato la volontà di istituirne almeno uno per ogni regione, è dunque partita la caccia alla location
Fra le ipotesi prese in considerazione per l’istituzione del CPR Abruzzese potrebbe esserci l’Aeroporto dei Parchi di Preturo, frazione dell’Aquila. L’indiscrezione è stata rilanciata da quotidiani nazionali come Il Corriere della Sera e Repubblica.
Si tratta di un’ ipotesi sulla quale è intervenuto Roberto Santangelo, presidente del Consiglio Comunale dell’Aquila e vicepresidente del Consiglio Regionale d’Abruzzo, il quale ha espresso contrarietà all’ipotesi dell’uso dell’Aeroporto dei Parchi come CPR in quanto – spiega – “penalizzerebbe sia un’infrastruttura strategica sia la frazione di Preturo, con ben altra vocazione“.
“Siamo certi – ancora parole di Roberto Santangelo – che il governatore Marco Marsilio e il sindaco Pierluigi Biondi faranno sentire con forza le ragioni del nostro territorio, smentendo prontamente questa ipotesi di lavoro”
Ma non c’è solo l’Aeroporto dei Parchi fra il ventaglio di proposte, infatti alla luce di un sopralluogo effettuato nei giorni scorsi, era stata ventilata anche un’altra ipotesi in tema di CPR sul territorio aquilano, ossia la ex caserma Campomizzi. Stabile tornato nella disponibilità dell’Agenzia del Demanio dopo essere stato negli anni scorsi residenza studentesca.
Questa ipotesi però è stata smentita dal sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi.
“Non esiste nessuna ipotesi per la quale la Campomizzi sarebbe una delle ‘strutture ritenute più adatte’ all’insediamento di un centro di permanenza e rimpatrio per immigrati” scrive il sindaco Biondi in una nota.
“II sopralluogo effettuato nei giorni scorsi – precisa il primo cittadino -, come gli altri già programmati, sono propedeutici ad un eventuale potenziamento degli organici delle Forze armate e dell’ordine presenti in città“
Sulla ex caserma Campomizzi è poi intervenuto anche il consigliere regionale del PD Pierpaolo Pietrucci, il quale nel chiedere chiarezza sul futuro della ex caserma, dichiara “Il sopralluogo effettuato alla Campomizzi pone legittimi interrogativi che non possono essere ignorati o minimizzati”.
Una cosa è certa, la caccia all’occasione è aperta e mentre si cerca un magazzino in cui depositare gli immigrati per rispedirli al mittente, rischiamo di dimenticare che non si sta parlando di pacchi postali ma di donne e uomini in cerca di un futuro migliore.