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24 Settembre 2023 - 19:09:53

di Giustino Masciocco

Il segretario cittadino Nello Avellani ed il capogruppo in comune Stefano Albano del Partito Democratico, con il seguente comunicato stampa, evidenziano le contraddizioni interne alla maggioranza riguardo la questione sicurezza

” Oramai è chiaro che la destra al governo di Regione e Comune dell’Aquila procede in ordine sparso, senza alcuna idea politica.

Lo abbiamo denunciato rispetto al tema del dimensionamento scolastico, con il sindaco Biondi e l’assessora Tursini che difendevano la sciagurata riforma Meloni, negando ripercussioni negative per le scuole del territorio, mentre Liris e Sigismondi presentavano, in Senato, un emendamento al decreto ‘Asset’ chiedendo una deroga per il cratere, come suggeriamo da mesi.

Oramai è chiaro che la destra al governo di Regione e Comune dell’Aquila procede in ordine sparso, senza alcuna idea politica.

Torniamo a denunciarlo rispetto al tema della sicurezza in città.

In queste settimane, è emerso il disagio forte di cittadine e cittadini rispetto ad alcuni episodi di violenza che si sono verificati in centro storico. Se Biondi ha negato ci siano problemi di ordine pubblico, sordo alle sollecitazioni e disinteressato alle preoccupazioni degli aquilani, un consigliere comunale della sua maggioranza, Luigi Faccia, esponente di una civica del sindaco, ha depositato un ordine del giorno urgente chiedendo, addirittura, il ripristino dell’operazione ‘Strade sicure’

Significa chiedere la presenza dell’esercito “in relazione – si legge nell’odg – alle esigenze di prevenzione e contrasto alla criminalità”.
Da un lato il sindaco nega ci siano problemi di ordine pubblico, dall’altro un suo consigliere evoca l’esercito per contrastare “episodi di criminalità che – dice – solo notevolmente aumentati”.

Qual è, se c’è, la posizione dell’amministrazione comunale? Cosa intende fare per rispondere alla percezione di insicurezza diffusa tra i cittadini? Intende affrontarla? E se la risposta è sì, in termini esclusivamente securitari o attraverso politiche di prevenzione che, a nostro parere, debbono passare da una profonda riflessione sull’assenza di spazi sociali e culturali, aperti, che i giovani possano frequentare?

Ce lo domandiamo anche alla luce dell’atteggiamento della maggioranza che ha deciso, nel corso del Consiglio comunale straordinario sul tema, di bocciare l’ordine del giorno delle opposizioni, a prima firma Tomassoni (Il Passo Possibile), che avanzava proposte concrete, e realizzabili, concertate con residenti, professionisti, commercianti e giovani auditi nelle Commissioni consiliari competenti.

Ci auguriamo che il sindaco, impegnato a difendere il governo Meloni nei programmi televisivi e troppo spesso assente da Palazzo Fibbioni, decida di occuparsi, finalmente, dei problemi della città.

Conosciamo le sue ambizioni di carriera fin da quando tentò – senza fortuna – di candidarsi presidente di Regione nel 2019, sappiamo della sua sofferenza per il profilo nazionale assunto dai vari Liris e D’Eramo; se proprio non riesce a darsi pace, però, sarebbe più decoroso fare un passo indietro.

La città ha bisogno di una guida politica.

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