27 Settembre 2023 - 16:46:52

di Martina Colabianchi

Si è concluso lo scorso lunedì, 25 settembre, il concorso bandito dalle ACLI per l’anno scolastico 2022/2023. Il concorso, la cui cerimonia finale si è svolta proprio lunedì presso la sala Ipogea del Consiglio Regionale all’Aquila, era finalizzato al “Recupero del dialetto nella società contemporanea”.

Il Presidente ACLI Abruzzo, Giuseppe Placidi, è entrato nel merito del concorso spiegando, davanti alle diverse scolaresche e agli insegnanti e dirigenti delle stesse presenti, le ragioni dell’iniziativa, ponendo l’attenzione sull’importanza del dialetto nell’ambito della società attuale e su come proprio questa tipica espressione possa costituire un elemento fluidificante capace di favorire la graduale integrazione dei molteplici emigranti presenti sul territorio regionale.

I lavori sono stati introdotti da Sigfrido Riga, componente della direzione nazionale delle ACLI, che ha ripercorso per sommi capi la storia della programmazione del concorso e le finalità allo stesso attribuite.

Molto sentite le giustificazioni del Presidente della Provincia, Angelo Caruso, trattenuto per gli impegni istituzionali dovuti alla imminente visita del Presidente della Repubblica.

Placidi ha, nel corso del suo intervento, voluto anche preannunciare che a breve sarà messo a punto e pubblicizzato il nuovo bando del concorso per l’anno scolastico 2023/2024, confermando pienamente gli incarichi conferiti al Prof. Francesco Avolio, Luciano Bologna, Enrico Cavalli, Fulgo Graziosi, Vincenzo Guglielmi, Sergio Petronio, Sigfrido Riga, quali componenti della commissione giudicatrice. Subito dopo, il Prof. Avolio, dopo aver portato i saluti del Rettore dell’Università dell’Aquila, Edoardo Alesse, ha tenuto una specie di “Lectio magistralis”, misurata alla portata degli alunni e studenti, che, attraverso una attenta analisi della natura, della diversità e della penetrazione del dialetto nel tessuto sociale, ha ricordato che i nostri emigranti, nel passato, riuscirono a comunicare solo ed unicamente attraverso le espressioni dialettali dei luoghi di provenienza.

I ragazzi si sono mostrati molto interessati dalla spiegazione del Prof. Avolio, nel momento in cui ha spiegato che il dialetto è una lingua, come tutte le altre, portando una serie di validi esempi, coinvolgendo anche il Divino Poeta, Dante, che aveva definito il dialetto una “lingua volgare”.

Il Consigliere Regionale Pietrucci non ha voluto recare il saluto formale del Vice Presidente Regionale,
ma ha saputo collegare sapientemente le espressioni dialettali alle varie pratiche sportive, con particolare riguardo al rugby. Sulla stessa linea di è tenuto il Consigliere Comunale Scimia, che ha voluto sottolineare l’importanza dell’iniziativa, volta a recuperare e a non perdere alcuni valori caratteristici delle nostre espressioni dialettali.

Particolarmente entusiasti del nuovo bando sono stati gli alunni e studenti presenti. Gli insegnanti, i docenti e i dirigenti delle scuole hanno manifestato il proprio entusiasmo, assicurando la massima disponibilità per la promozione di una massiccia partecipazione al prossimo concorso.

Di particolare importanza si è rivelato l’intervento della docente Aloisio che, a nome del Direttore Regionale Scolastico, Massimiliano Nardocci, ha fornito la massima disponibilità per la divulgazione, presso tutte le Scuole della Regione del prossimo bando “Il recupero del dialetto nella società contemporanea”.

Bella e interessante l’argomentazione addotta da Luciano Bologna, Musicista e Direttore di Cori, che ha posto in bella evidenza l’espressione dialettale nell’attività musicale e corale. La giornata si è conclusa con la premiazione di quattro scolaresche, ritenute dalla commissione giudicatrice meritevoli, ex aequo, dello stesso e identico giudizio.

Le scuole premiate sono: Istituto Comprensivo “Gianni Rodari” L’Aquila; Liceo Musicale Convitto Nazionale “Domenico Cotugno” L’Aquila; Pontificio Istituto “Maestre Pie Filippini” L’Aquila; Scuola Primaria “Mons. Giuseppe Celidonio” Scanno.