29 Settembre 2023 - 17:28:46
di Martina Colabianchi
Da giovedì 28 settembre a domenica 1° ottobre, nelle piazze di tutta Italia, si potranno trovare i banchetti di Potere al Popolo dove, se si vuole, poter firmare per la proposta di legge per un salario minimo di 10 euro l’ora.
A L’Aquila appuntamento oggi, 29 settembre, a Piazza Regina Margherita dalle ore 18 alle 20.30, mentre domani 30 settembre, ad Avezzano, presso Piazza Torlonia (nei pressi della fontana) dalle 10.30 alle 12.30.
La risposta, sino ad ora, è positiva: decine di migliaia di persone hanno già firmato e mancano poche firme al raggiungimento del risultato.
Questo terzo weekend di mobilitazione nazionale è dedicato a vigilanti, addetti delle pulizie, portinerie, servizi bibliotecari e museali con contratti di vigilanza privata e servizi fiduciari e multiservizi. Lavoratrici e lavoratori delle che hanno contratti da €5 lordi l’ora, e che Potere al Popolo definisce per questo “fantasmi”.
“Non stiamo parlando di contratti pirata – affermano in una nota. Stiamo parlando di contratti che prevedono paghe sotto o in linea con la soglia di povertà relativa, firmati dai sindacati confederali“.
“Precari persino alle dipendenze degli enti pubblici: università, enti di ricerca, pubbliche amministrazioni che da decenni hanno appaltato ad aziende esterne le attività che prevedono contratti full-time a €800 al mese. Lavoratori e lavoratrici alle dipendenze di aziende appartenenti a Confindustria, che scaricano sugli appalti la riduzione del costo del lavoro.
Siamo di fronte al fallimento di un modello contrattuale a perdere, certificato dal fatto che l’Italia è l’unico paese OCSE in cui i salari reali sono diminuiti negli ultimi 30 anni”.
“Perciò pensiamo sia necessario introdurre subito un #salariominimo di €10 lordi l’ora, checché ne dica il Governo Meloni, a cui bastano i Contratti nazionali esistenti, anche quelli che permettono di pagare legalmente salari da fame. Grazie alla nostra proposta di legge, una lavoratrice o un lavoratore della guardiania non armata si troverebbe in busta paga quasi €500 in più! Inoltre il livello minimo del salario sarebbe adeguato automaticamente all’inflazione, e così di conseguenza anche quelli più alti“, concludono.