29 Settembre 2023 - 12:25:24

di Martina Colabianchi

La morte di Giulio Petrilli lascia un vuoto incolmabile tra gli amici e i compagni”. Così Antonio Nardantonio, ex consigliere comunale, comincia il suo ricordo, visibilmente emozionato, dell’amico Giulio Petrilli ai microfoni de LaQtv.

Per molti anni abbiamo fatto battaglie insieme, sin dai tempi scolastici. Poi ci siamo ritrovati benissimo nel momento in cui abbiamo fondato il circolo di Rifondazione Comunista, facendo fare un enorme balzo in avanti al partito“.

Nardantonio ricorda, come tanti stanno facendo in queste ore, l’animo gentile di Petrilli, che definisce “persona molto pacata, sempre tranquilla, anche se molti non pensano sia così. Cercava sempre di mediare sulle posizioni politiche“.

Impossibile parlare di Giulio Petrilli senza ricordarne l’instancabile animo combattivo, e la sua battaglia lunga quasi una vita affinché gli venissero riconosciuti i danni per l’ingiusta detenzione subita: “Una battaglia che ha sempre combattuto con gli amici, lo abbiamo sempre appoggiato. Quando ero consigliere comunale ho fatto ordini del giorno per questa battaglia che Giulio stava conducendo. L’unico rammarico è che, purtroppo, questa città non gli ha mai dato un ruolo istituzionale e politico con cui potesse ancor meglio portare avanti la sua lotta“.

Giulio era il difensore degli ultimi, dei più deboli – continua Nardantonio. Anche quando era presidente dell’Ater si ridusse lo stipendio e fece l’assunzione a tempo indeterminato ad alcune persone, passando i guai anche per queste sue decisioni“.

A L’Aquila forse una persona come Giulio avrebbe avuto un ruolo importante nelle giunte di centrosinistra – conclude, amaro. Io adesso sono entrato ne Il Passo Possibile, lui è rimasto più sulle vecchie posizioni ma ci siamo sempre ritrovati per le grandi battaglie della città, ci incontravamo spesso, non ci è mancata mai quell’amicizia spontanea e sincera di due persone che fanno politica da molti anni“.