03 Ottobre 2023 - 12:21:28
di Martina Colabianchi
I consiglieri di opposizione hanno tenuto, questa mattina, una conferenza stampa sul progetto del Parco Urbano di Piazza d’Armi per cui, già in estate, avevano sottoscritto l’interrogazione dell’Onorevole Stefania Pezzopane al Comune dell’Aquila.
Il progetto, risalente alla giunta Cialente, voleva rappresentare un simbolo di rinascita nell’Aquila post-sisma dopo che l’area, precedentemente utilizzata per scopi militari, venne messa in vendita. Del progetto, che prevedeva in particolare un teatro, una caffetteria, una libreria, un’area giochi e un parcheggio auto sotterraneo, non si è più fatto nulla e l’interrogazione delle minoranze voleva chiedere conto delle motivazioni alla base di questa scelta.
Ad oggi emergono nuovi importanti elementi esposti dalle opposizioni in corso di conferenza stampa e, ai microfoni de LaQtv, dall’Onorevole Pezzopane:
“Una sorprendente determina del dirigente Evangelisti, dirigente del Comune dell’Aquila, di fatto smonta il progetto del parco urbano di Piazza d’Armi per aprire un percorso incerto, in cui l’unica cosa chiara è che daranno a trattativa diretta un incarico per 140.000 euro. In più, l’altra cosa certa è che tolgono i 3 milioni di euro dell’Australia, una delle donazioni più significative del post terremoto, per altri scopi“.
“Di fatto, – continua Pezzopane – con una determina cambiano una delibera del Consiglio comunale, non c’è un atto di Giunta, e stravolgono un progetto importante che costituiva e costituisce una ricchezza enorme per la città, e una cesura positiva fra l’area del centro storico e la periferia verso ovest. Siamo sorpresi da tanta assurda sciatteria e spregiudicatezza, e cerchiamo di capire quali sono le ragioni profonde di questo atteggiamento, e sicuramente ce ne è una: non realizzare nulla che sia stato lasciato in eredità dalla precedente amministrazione, atteggiamento sbagliato perché passano gli anni e L’Aquila non cambia“.
Per quanto concerne le prossime mosse in Consiglio comunale, Pezzopane annuncia “innanzitutto una Commissione di garanzia” per poi aspettare “la risposta all’interrogazione già prodotta che, però, adesso si arricchisce di nuovi interrogativi profondi“.